Può davvero il Padova rinunciare a Luca Clemenza?
CLEMENZA PADOVA – Sei mesi magistrali ad Ascoli sotto la guida di Serse Cosmi, che l’ha plasmato trequartista, un eurogol in amichevole al Benfica con la maglia della Juventus, due assist e un gol nelle prime tre di B al Padova. Se si considera che Luca Clemenza è appena un ventunenne, dinanzi a numeri del genere ci si attenderebbe un prosieguo di stagione da predestinato. Il talentino tanto desiderato […]
CLEMENZA PADOVA – Sei mesi magistrali ad Ascoli sotto la guida di Serse Cosmi, che l’ha plasmato trequartista, un eurogol in amichevole al Benfica con la maglia della Juventus, due assist e un gol nelle prime tre di B al Padova. Se si considera che Luca Clemenza è appena un ventunenne, dinanzi a numeri del genere ci si attenderebbe un prosieguo di stagione da predestinato. Il talentino tanto desiderato dal dg Foschi a Palermo in estate, invece, si sta lentamente eclissando col trascorrere dei mesi. Nelle due partite successive all’approdo di Foscarini in biancoscudato il calciatore ha racimolato la miseria di 33 minuti.
Come si può far accomodare in panchina il calciatore di maggior prospettiva e qualità di una rosa che punta alla salvezza?
Sicuramente l’impostazione tattica di Bisoli, che spesso gli ha imposto di giocare largo a destra, ha contribuito a togliergli qualche certezza. Nonostante da defilato potrebbe costruirsi con maggior frequenza e semplicità la conclusione mancina, Clemenza ha sofferto il lavoro difensivo richiestogli. Sebbene il gioco tignoso dell’Ascoli dello scorso anno abbia aggiunto notevoli dosi di dinamismo al suo bagaglio, la predisposizione alla corsa non pare risultargli altrettanto naturale. Stremato dai necessari e continui strappi, il fantasista ha smarrito il brio che gli permetteva di vedere porta e compagni con continuità. Il vizio di riciclare i 10 è una costante del calcio moderno (Cahlanoglu e Dybala sono gli esempi più autorevoli), ma probabilmente c’è un’età e una maturità per ogni cosa.
Adesso il nuovo tecnico, che forse l’ha tenuto ai margini per fargli ricaricare le batterie, ha il dovere di riportare Clemenza al centro del progetto. Il 4-3-1-2 puro che sta schierando può certamente favorire il processo di ripresa, ma ridare fiducia sarà il passaggio fondamentale di questa vicenda. Sarebbe un peccato per il calcio italiano se un giovane dotato di colpi eccelsi si perdesse nei meandri del campionato cadetto e sarebbe un enorme rimpianto per il Padova sapere di aver dilapidato un così grosso potenziale. Tempo per rimediare c’è, ma occorre cambiare rotta. Già dalla prossima sfida in casa del Cosenza.