ESCLUSIVA PSB – Colomba: “Livorno, serve una proprietà che porti entusiasmo. Serie B imprevedibile”
Una carriera da allenatore che l’ha visto guidare alcune delle più affascinanti compagini del calcio italiano. Signorilità, educazione e passione: questi gli ingredienti che Franco Colomba ha portato con sé nel corso della propria seconda vita, quella cominciata dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, sono diversi gli argomenti […]
Una carriera da allenatore che l’ha visto guidare alcune delle più affascinanti compagini del calcio italiano. Signorilità, educazione e passione: questi gli ingredienti che Franco Colomba ha portato con sé nel corso della propria seconda vita, quella cominciata dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, sono diversi gli argomenti trattati con l’esperto tecnico.
Il Palermo ha trovato la quadratura del cerchio con l’arrivo di Stellone, ma tante compagini date per favorite stanno trovando difficoltà, in termini di risultati oppure di gioco, come Crotone oppure Hellas Verona. A testimonianza di un Serie B altamente competitiva.
“In Serie B l’incertezza ha sempre regnato sovrana, tutti i campi sono difficili e ogni partita ha le proprie insidie. Non è quindi detto che chi è dato per favorito ai nastri di partenza riesca poi a confermarsi tale nel corso della stagione. Quindi, non mi meraviglio di questi primi mesi di cadetteria. Certo, il Palermo ha una squadra decisamente oltre la media e questo rende quella rosanero la compagine favorita d’obbligo. Ci sono altre squadre accreditate ma che stanno accusando dei problemi, proprio come l’Hellas Verona oppure lo stesso Crotone. È un campionato all’insegna dell’imprevedibilità, dove ad esempio Lecce e Pescara stanno facendo molto bene. Ritengo, però, che alla distanza le squadre che hanno valori concreti riusciranno ad emergere”.
Soffermiamoci proprio sull’Hellas Verona: l’organico è di assoluta qualità, eppure i risultati stentano ad arrivare ed il gioco latita. Quali corde crede vadano toccate per cambiare le cose?
“Quando l’organico è di alto profilo, bisogna capire quali sono le motivazioni alla base di un rendimento così altalenante per poi cercare di rimediare. I valori ci sono, e le squadre come gli scaligeri oppure il Benevento sicuramente riusciranno a superare questi periodi poco felici”.
Assoluto protagonista in questa prima parte di stagione, il Pescara di Pillon sarà in grado di reggere questi ritmi, oppure è presto per esprimere certe valutazioni?
“È senz’altro presto, ma le qualità di Pillon sono una garanzia. Come dicevo prima, in Serie B le sorprese sono dietro l’angolo, per cui la maturità di un allenatore può essere l’arma vincente in certi momenti. Non vedo quindi contro-indicazioni in un campionato che offre squadre con grandi qualità ma che sta dimostrando di poter essere livellato. L’allenatore può essere l’arma in più. Altro esempio è quello di Colantuono, che a Salerno ha imparato a conoscere l’ambiente e la squadra e che potrebbe essere il plus ultra per arrivare fino in fondo”.
Peggior attacco e terza peggior difesa: il Livorno sta soffrendo e non poco il salto di categoria. Oltre il passaggio di consegne in panchina, con l’esonero di Lucarelli e l’arrivo di Breda, è arrivato anche l’addio di Spinelli. Cosa dovrà fare Breda per risollevare squadra e ambiente?
“Il fatto che Spinelli possa aver rassegnato le dimissioni è un dato positivo, perché ho avuto esperienze in passato. Non so però se sono dimissioni vere, o momentanee, come spesso ha fatto. Ritengo che una società senza entusiasmo, senza voglia di fare e di migliorarsi, senza obiettivi da perseguire non abbia prospettiva. Le problematiche del Livorno sono proprio queste: una società che manca di una guida saggia, entusiasta, vogliosa. Spinelli se n’è andato e, se ciò è vero, bisogna trovare una nuova proprietà che trasmetta quei valori necessari per la squadra, l’allenatore e la città”.
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