IL PUNTO SULLE CAMPANE – Massima serie e cadetteria nel 2018 giallorosso, la Salernitana vuole cambiare marcia con l’anno nuovo
BENEVENTO SALERNITANA – Analizziamo l’anno solare di Benevento e Salernitana, chiusosi ieri con un pareggio per i giallorossi e una sconfitta per i granata. Il 2018 giallorosso si divide tra Serie A e Serie B. L’anno dei sanniti comincia con la vittoria per 3-2 in casa contro la Sampdoria, appena la seconda in campionato, firmata […]
BENEVENTO SALERNITANA – Analizziamo l’anno solare di Benevento e Salernitana, chiusosi ieri con un pareggio per i giallorossi e una sconfitta per i granata.
Il 2018 giallorosso si divide tra Serie A e Serie B. L’anno dei sanniti comincia con la vittoria per 3-2 in casa contro la Sampdoria, appena la seconda in campionato, firmata dalla doppietta di Coda e dal gol di Brignola. Il mercato invernale vede protagonista la società del presidente Vigorito: sotto la dormiente arrivano Puggioni, Sagna, Sandro, Billong, Tosca, Djuricic, Guilherme, Diabatè; via Belec, Di Chiara, Chibsah, Armenteros, Gravillon e Ciciretti. Questo però non basta. A fine campionato sono sei le partite vinte dalla squadra di De Zerbi: contro il Crotone (3-2), contro l’Hellas Verona (3-0), il clamoroso colpo esterno del 21 aprile a San Siro contro il Milan, firmato Iemmello e l’1-0 con gol di Diabatè contro il Genoa per chiudere al meglio dinanzi ai propri tifosi. Tifosi che, nonostante l’ultimo posto finale a quota 21 punti con annessa retrocessione, applaudono la squadra sotto la curva sud al termine del match contro i rossoblù. E’ tempo quindi di ripartire dalla serie cadetta, quella serie cadetta assaporata, inaspettatamente, per appena un anno. De Zerbi saluta i giallorossi: lo aspetta il Sassuolo. A sedersi sulla panchina del Benevento è un ex neroverde: Cristian Bucchi. Come sempre la società non lesina investimenti: in estate è rivoluzione. Salutano Brignola, Sandro, Sagna, De Falco, capitan Lucioni, Memushaj, Guilherme, Diabatè e Iemmello. Si vestono di giallorosso Montipò, Gori (alla quarta esperienza con il Benevento), Maggio, Volta, Tuia, Di Chiara (di ritorno dal prestito al Carpi), Tello, Improta, Ricci, Insigne, Buonaiuto (ritorno anche per lui), Bandinelli, Nocerino (rescissione a dicembre) e Asencio. Nel girone di andata, cominciato col 3-3 casalingo contro il Lecce, la strega colleziona 8 vittorie, 5 pareggi e altrettante sconfitte. Insieme allo Spezia il Benevento è la squadra con più KO, ben tre sono arrivati tra le mura amiche. Delle squadre nella top eight i giallorossi hanno battuto le sole Cittadella e Perugia (peraltro ottave a pari punti). Le attenuanti per Bucchi sono sicuramente i vari infortuni che ne hanno condizionato le scelte e lo hanno costretto ad abbandonare il modulo prediletto (4-3-3). Il match di ieri col Brescia, terminato 1-1, con il gol di Torregrossa al 73’ e l’autorete di Cistana al 79’ assesta i sanniti, al giro di boa, al sesto posto solitario in classifica con 29 punti, a più tre sullo Spezia e a meno uno dal Verona. Match a viso aperto quello del Vigorito, con le squadre che hanno entrambe cercato di prendersi i tre punti, risultato quindi giusto. Un pareggio che dà continuità alla squadra di Bucchi, apparsa anche ieri arcigna e concentrata. La difesa annulla il capocannoniere Donnarumma, Di Chiara è decisamente sfortunato sul gol di Torregrossa, anche se l’errore in principio è del subentrato Billong che chiude in ritardo sul cross basso di Donnarumma; il centrocampo dà tanta sostanza e corsa, ma pecca un po’ in costruzione, l’attacco punge decisamente poco. Il Benevento tornerà in campo il 13 gennaio a San Siro per l’affascinante sfida all’Inter per gli ottavi di finale di Tim Cup. La ripresa in cadetteria ci sarà il 19 gennaio al Via Del Mare di Lecce, nel bel mezzo un mercato dove il ds Foggia lavorerà soprattutto su centrocampo, numericamente scarno, e attacco dove potrebbe arrivare una ulteriore alternativa a Coda e Asencio. Bukata è praticamente certo della partenza, da monitorare le situazioni di Puggioni, Costa, Maggio e Viola.
7 pareggi, 6 vittorie e ben 8 sconfitte. E’ questo lo score della Salernitana nel girone di ritorno dello scorso campionato iniziato con la vittoria all’Arechi sul Venezia del venti gennaio e nel quale spicca il 2-0, firmato Kiyine-Sprocati, rifilato all’Avellino nel derby casalingo dell’11 marzo. Il mercato invernale porta in dote i soli Casasola, Palombi (deludente il suo rendimento) e Monaco. La classifica finale recita: dodicesimo posto con 51 punti. Nonostante i risultati non esaltanti Stefano Colantuono resta al timone con l’attenuante di aver preso una squadra in corsa e non costruita come voleva lui. Nell’anno del centenario e con un mercato importante l’obiettivo è presto dichiarato: promozione. Con gli addii di Tuia, Zito, Di Roberto, Cicerelli, Sprocati, Radunovic e Minala, in granata approdano Micai, Gigliotti, Migliorini, Perticone, Djavan Anderson, André Anderson, Bellomo, Mazzarani, Di Tacchio, Palumbo, Jallow, Djuric e la ciliegina dell’ultimo giorno Davide Di Gennaro. Il tecnico di Anzio può plasmare la squadra sul suo modulo prediletto, il 3-5-2. La Serie B 2018/19 dell’ippocampo comincia con lo 0-0 in casa contro il Palermo, tra le favorite alla promozione. Dopo il 2-2 di Lecce, la prima vittoria arriva alla terza giornata contro il Padova, schiantato 3-0 dai gol di Di Tacchio, Casasola e Djavan Anderson. Il derby del quarto turno contro il Benevento porta la prima sconfitta: i sanniti regolano la Salernitana con un pesante poker. E’ il primo campanello d’allarme. 6 sono i pareggi, le sconfitte e le vittorie dei granata in questo girone di andata; la debacle fatale per Stefano Colantuono è quella di Carpi per 3-2. Il tecnico ex Atalanta si dimette e nel tourbillon di nomi dei giorni successivi la dirigenza sceglie Angelo Gregucci, alla sua seconda esperienza sulla panchina di Via Allende dopo quella del 2004/05. In tre partite il tecnico pugliese coglie una vittoria (1-0 al Foggia), un pareggio (0-0 a Cosenza) e una sconfitta, quella di ieri all’Arechi contro il Pescara. Un tonfo preoccupante, con i padroni di casa che vanno per due volte in vantaggio con Pucino e Vitale, ma vengono raggiunti e superati dagli ospiti grazie alla tripletta di Mancuso e al gol dell’ex Scognamiglio. I granata giocano solo la prima mezz’ora di gara, poi vanno in bambola e staccano la spina, risultando incapaci di opporre resistenza agli abruzzesi; ora la classifica recita meno due dall’ultima griglia play off. La difesa è imbarazzante e in un attacco che non punge l’unico a far vedere qualcosa è André Anderson. Si salvano per il resto i soli Pucino, segna e tiene a bada Antonucci, Vitale e Akpa Akpro, bravo in fase di interdizione. L’8 gennaio ci sarà la ripresa degli allenamenti con la possibilità di un ritiro. In ottica mercato saluteranno probabilmente Signorelli, Bellomo e Vuletich, in entrata si sogna il ritorno di Raffaele Palladino. L’anticipo del 18 gennaio al Barbera di Palermo segnerà il restart per gli uomini di Gregucci.