ESCLUSIVA PSB – Franco Lerda: “Il Brescia merita la vetta. Che delusione il Crotone. Su Pescara e Lecce…”
In esclusiva per i nostri microfoni, abbiamo avuto l’onore di poter intervistare Mister Franco Lerda, ex calciatore del Brescia, e soprattutto allenatore che ha scritto pagine importanti nella storia del campionato cadetto, avendo guidato tra le altre Crotone, Pescara e Lecce. Il suo pensiero rappresenta sicuramente un fondamentale contributo per cercare di comprendere l’attuale momento […]
In esclusiva per i nostri microfoni, abbiamo avuto l’onore di poter intervistare Mister Franco Lerda, ex calciatore del Brescia, e soprattutto allenatore che ha scritto pagine importanti nella storia del campionato cadetto, avendo guidato tra le altre Crotone, Pescara e Lecce. Il suo pensiero rappresenta sicuramente un fondamentale contributo per cercare di comprendere l’attuale momento delle squadre nelle quali è stato protagonista nel corso della sua grande carriera.
Mister, partiamo dal Brescia, piazza dove lei ha militato nella sua carriera da calciatore, ottenendo una straordinaria promozione in Serie A al termine della stagione 1993/1994. Al momento la squadra è prima in classifica. Cosa ne pensa delle Rondinelle ? Secondo lei allo stato attuale, rappresentano la principale favorita per la promozione diretta in Serie A ?
“Come affermo da tempo, penso che il cambio di proprietà che circa un anno e mezzo fa portò Cellino a diventare il nuovo Presidente del Brescia, abbia avuto degli effetti indubbiamente positivi. Dopo anni di difficoltà, il suo approdo in Lombardia ha portato una vampata di ottimismo, fiducia ed energia sia a livello psicologico che finanziario. Brescia è una delle piazze più prestigiose in assoluto del campionato, che merita sicuramente il palcoscenico della Serie A. Cellino ha le basi e le capacità economico-finanziarie, oltre che l’esperienza, per guidare la squadra alla promozione. Detto questo, il Brescia ha messo su una squadra importante, che reputo veramente forte. Ha una coppia di attaccanti straordinaria; in particolare Donnarumma, che ha fatto benissimo negli ultimi anni e che in questa stagione sta definitivamente esplodendo, come testimoniano le 19 reti fin qui messe a referto. Senza dimenticare Torregrossa, che reputo un giocatore fondamentale e di grande qualità. A centrocampo hanno lanciato un giovane talento di grande prospettiva, quale è Sandro Tonali, che a 19 anni è già nel giro della Nazionale maggiore. La squadra ha una società forte alle spalle, oltre che un grande allenatore ed uno staff tecnico competente. L’organico è di sicuro spessore e si trova meritatamente in vetta alla classifica, anche se c’è da prendere in considerazione la difficile situazione societaria che sta attraversando il Palermo. Vicissitudini che a lungo andare potrebbero pesare in misura determinante sui risultati della compagine di Stellone, nonostante i rosanero abbiano una delle rose più complete e forti del campionato, forse superiore anche a quella del Brescia, sulla carta. Non entro nel merito di queste vicende extra campo che stanno caratterizzando la squadra siciliana, ma certo è che queste dinamiche potrebbero causare ai rosanero delle difficoltà non indifferenti nel proseguo del campionato e nella corsa contro le dirette concorrenti alla promozione, tra le quali rientra naturalmente il Brescia.”
Gran parte del merito per la grande stagione del Brescia va attribuita anche al lavoro di Mister Corini. Cosa ne pensa di questo allenatore ? Lo reputa oramai pronto e maturo per riuscire a guidare la squadra alla Serie A ?
“Sicuramente i meriti di Corini sono evidenti. La squadra con Suazo era partita a rilento, ma appena arrivato Eugenio è riuscito a trovare l’inciso giusto per i suoi ragazzi. È un allenatore molto preparato, che conosce molto bene la categoria e la città, essendo tra l’altro Bresciano. È un tecnico abituato a parlare poco e lavorare tanto. Come detto conosce l’ambiente e la piazza, che è una tra le più belle, storiche e calorose che la categoria possa vantare. Ho avuto modo di constatarlo avendoci giocato da calciatore ed avendola affrontata da allenatore come avversario in passato. Corini è un allenatore che ha la giusta maturità per affrontare le insidie della categoria, oltre a possedere l’esperienza e la capacità per gestire al meglio un gruppo come quello biancoblú. La Serie B è un campionato molto equilibrato e difficile ogni anno. La classifica è corta e pertanto bisogna sempre stare super concentrati, coesi e compatti ed essere bravi a lasciarsi scivolare addosso le eventuali sconfitte, ma anche a non cullarsi sulle vittorie ottenute, perché è necessario essere sempre carichi e determinati in vista della partita successiva. Sono sicuro che Corini sarà in grado di garantire alla squadra tutto questo, ma è importante non fare voli pindarici e parlare già ora di Serie A, ma cercare di dare continuità a quanto di buono fatto finora.
Stagione sicuramente fin qui sotto le aspettative, invece, per il Crotone, che partiva sulla carta con ben altre ambizioni. Cosa ne pensa del momento dei calabresi? Secondo lei i nuovi innesti arrivati a Gennaio saranno in grado di risollevare il campionato dei Rossoblu?
“Il Crotone è sicuramente la squadra che ha deluso maggiormente in questa prima parte di campionato. Finora ha una classifica nettamente al di sotto delle proprie possibilità. Domani ha una partita non semplice a Verona, ma è anche vero che il tempo per il Crotone è sempre di meno ed ha il dovere di dare dei segnali importanti. A Gennaio sono state fatte delle operazioni di rilievo. Credo che i giocatori che sono partiti non fossero connessi con quello che è il progetto della società. Le motivazioni devono essere alla base di ogni progetto.Evidentamente se i Vrenna hanno optato per un così importante restyling, significa che i valori ed il DNA che caratterizza una meravigliosa piazza come Crotone non fossero rappresentati al massimo. In passato, anche prima che arrivassi io, spesso si è tentato di fare il passo più lungo della gamba, scivolando. Oggi che invece la proprietà ha allestito una delle rose più forti degli ultimi anni con diversi nomi di rilievo, la squadra sta disputando un campionato pessimo. La proprietà sa come si lavora, ha un’esperienza importante oltre che un’ampia competenza nel settore sportivo. A Crotone i requisiti che servono per fare bene sono passione, competenza e motivazione e qualora non ci siano, risulta difficile per chiunque fare bene in un contesto importante come quello pitagorico. Servono elementi di grande ambizione in tutti i vari settori. Dopo una retrocessione immeritata come quella dello scorso anno, i Vrenna si sono ritrovati una Ferrari in mano con la quale giustamente ripartire, ma evidentemente qualcosa non ha funzionato al meglio.”
Altra piazza che lei ha avuto modo di allenare è quella di Pescara: quali sono le sue considerazioni sulla stagione del Delfino?
“Anche Pescara è un’altra piazza stupenda. La sua collocazione naturale credo sia la Serie A. Ha una proprietà guidata dal grande Sebastiani, che conosco molto bene. Lui sa e capisce di calcio. Lo reputo molto competente in materia così come ribadito per i Vrenna. Il Pescara è una grande squadra a mio modo di vedere, che sa lavorare molto bene sui giovani. Non è un caso che negli ultimi anni i migliori giovani della Serie B siano passati da qui. Anche quest’anno ha qualche profilo interessante. Ha un centrocampo che reputo tra i migliori del campionato, con ragazzi di grande qualità e quantità. La squadra sta facendo bene: è partita molto forte ed ora sta subendo un calo che reputo assolutamente normale in B. Al momento è quarta, in piena zona playoff. Sono sicuro che si ritagliera’ un ruolo importante nella lotta alla promozione, ed eventualmente nelle griglia di partenza dei playoff. Sarà necessario, come detto per il Brescia, mantenere alta la concentrazione e stare in campana perché la Serie B non perdona nulla. Onore alla società ed a Pillon che sta facendo un ottimo campionato. “
Della sorpresa Lecce, invece, sarà stato sicuramente felice. La convince in ottica promozione ? Quanto incide il lavoro di Liverani?
“Il Lecce rappresenta sicuramente la più bella sorpresa del campionato, poiché da neopromossa sta facendo cose surreali. Lecce è una piazza molto calda ma allo stesso tempo esigente nei confronti della squadra. Sono contento perché la rosa e la città meritano questa classifica. Credo che fino alla fine lotteranno per la promozione diretta. La società si è mossa molto bene sul mercato. È guidata da figure di spessore come il ds Meluso ed il Presidente Sticchi Damiani, che conosco e che penso stia facendo un lavoro magnifico. Una società che a gennaio riesce a portare a casa Tachtsidis in Serie B, vuol dire che non si nasconde e che punta a migliorare la qualità del proprio organico per raggiungere obiettivi di grande spessore. Lotterà insieme ad altre 4/5 squadre per salire in A evitando gli spareggi. Liverani sta facendo bene, essendo riuscito a dare la propria identità alla squadra, che è tra le migliori tre del torneo per quanto riguarda la qualità del gioco espresso. Ha avuto continuità anche di risultati e perciò un plauso particolare va rivolto a Fabio ed al suo Staff. “