Ascoli, Giaretta: “Ecco il punto sul mercato”
Cristiano Giaretta, DS dell’Ascoli, ha parlato in conferenza stampa del mercato dei bianconeri. Ecco le parole del dirigente bianconero apprese dal sito ufficiale del club marchigiano: “Intanto c’è da pensare a sfoltire la rosa, ci sono calciatori che hanno necessità di giocare come Iotti, per il quale c’è già qualcosa in atto, Pecorini, Jallow e Manari. Per […]
Cristiano Giaretta, DS dell’Ascoli, ha parlato in conferenza stampa del mercato dei bianconeri. Ecco le parole del dirigente bianconero apprese dal sito ufficiale del club marchigiano:
“Intanto c’è da pensare a sfoltire la rosa, ci sono calciatori che hanno necessità di giocare come Iotti, per il quale c’è già qualcosa in atto, Pecorini, Jallow e Manari. Per Jaadi sto monitorando il mercato per vedere che opportunità ci sono, ha bisogno anche lui di giocare; non nego che Jaadi è il mio rammarico più grande perché gli riconosco qualità importanti. Non è detto che se parte lui, debba essere necessariamente sostituito perché nella sua posizione potrebbe giocare anche Manari. Cercheremo in questa finestra di mercato di migliorare dove c’è la possibilità e laddove ci sono calciatori a cui riconosciamo qualità tecniche superiori abbinate a fame e voglia di mettersi in evidenza. E’ noto poi che negli ultimi 4-5 giorni di mercato si presentano situazioni che ora non possiamo prevedere”.
Con Cinaglia abbiamo sistemato un contratto che era in scadenza nel 2017-2018 con opzione in favore dell’Ascoli. Sicuramente rinnoveremo, forse già stasera, il contratto a Ivan Lanni: vediamo in lui l’identificazione nel Club e il grande attaccamento alla maglia. Ci piacerebbe creare un gruppo che senta veramente la maglia cucita addosso e abbinare ad esso calciatori che hanno fame di arrivare al raggiungimento degli obiettivi. Questa è una piazza da vivere a cento all’ora. Devo dire che all’interno del nostro spogliatoio ci sono valori emozionali molto importanti. Addae? Rinnoverà, abbiamo raggiunto a Milano l’accordo con l’agente, è al terzo anno con l’Ascoli e lo vedo ambientato e calato bene nella mission dell’Ascoli Picchio. Perez? Non è in partenza, ha richieste importanti, ma lo vediamo calato in maniera completa nel progetto, è un ragazzo di grande spirito, ha seguito anche con le stampelle i compagni in trasferta. Va detto che il mercato può avere sviluppi che ora non possiamo prevedere, ma una cosa è certa: non sono sul mercato per cercare squadra a Perez. Su Orsolini, come ha detto ieri l’Amministratore Cardinaletti, non c’è fretta. Stiamo impostando tutte le trattative con la considerazione che resti ad Ascoli fino al termine del campionato. Secondo me l’operazione Orsolini è l’occasione per costruire le basi per alzare il livello dell’Ascoli Picchio, un club che deve arrivare ad una autonomia gestionale con la possibilità quindi di programmare il futuro per il raggiungimento di risultati sportivi ed economici. Dobbiamo sfruttare l’operazione Orsolini come opportunità per altri tipi di discorsi, noi vogliamo programmare per non diventare il serbatoio di altri club e lavorare per gli altri. In questa direzione sono andate molte operazioni fatte in estate, quando abbiamo acquisito sei prestiti con riscatto e contro riscatto oltre al discorso Favilli per cui c’è un riscatto. Cassata? Indubbiamente non possiamo pensare che sia un calciatore per l’Ascoli, basti pensare che la Juventus mesi fa rifiutò più di 6 milioni da un club che voleva acquistarlo. Una cosa è certa, quello che sta facendo l’Ascoli Picchio è sulla bocca di tutti, in Italia e all’estero; ricevo chiamate da tanti club – anche il Liverpool per Cassata – che chiedono informazioni perché guardano all’Ascoli come ad una società in cui c’è un progetto serio, un progetto che stiamo portando avanti grazie all’apporto di tutti, squadra, Mister, tifosi, società e stampa. Siamo stati bravi tutti a far fronte alle difficoltà con equilibrio e senza barcollare e alla fine i risultati stanno arrivando. Abbiamo chiuso il 2016 con quattro ragazzi classe ’97 titolari; non so quante altre squadre lo hanno fatto. Ma un grazie va senz’altro al gruppo dei calciatori più esperti che sono stati di grandissimo aiuto per consentirci tutto questo, persone di grandissimo spessore che soprattutto nei momenti di difficoltà sono stati di grande supporto”