Palermo, Foschi: “Non consegnerò la squadra ad un avventuriero. Zamparini? Capitolo chiuso”
Intervenuto ai microfoni di “Zona vostra“, in onda su TRM, il Presidente del Palermo Rino Foschi ha fatto il punto in casa rosanero, concentrandosi naturalmente anche sul momento a livello societario. “La vittoria contro il Carpi ci ha dato grande carica dal pugno di vista psicologico e sollievo per quanto riguarda la nostra classifica. Sono […]
Intervenuto ai microfoni di “Zona vostra“, in onda su TRM, il Presidente del Palermo Rino Foschi ha fatto il punto in casa rosanero, concentrandosi naturalmente anche sul momento a livello societario. “La vittoria contro il Carpi ci ha dato grande carica dal pugno di vista psicologico e sollievo per quanto riguarda la nostra classifica. Sono certo che chi comprerà il Palermo nel prossimo futuro farà un vero e proprio affare, soprattutto se riusciremo ad andare in Serie A. Probabilmente se avessimo 4 punti in più in classifica il Palermo sarebbe già stato venduto. Non voglio però che la squadra vada a finire in mani non sicure. Chiunque voglia prendere le redini della società dovrà dimostrare di credere realmente nel progetto, e che abbia la volontà di fare meglio di quanto abbia fatto Zamparini negli ultimi anni. Palermo è tra le città più importanti d’Italia, e pertanto va assolutamente preservata e valorizzata, e non solo dal punto di vista calcistico. È mio dovere consegnare il Palermo in mani sicure. Nessuno compra al buio, perché gli acquirenti vogliono garanzie. Stiamo lavorando per questo alla luce del sole, senza imbrogli e senza nascondere o trascurare alcun dettaglio. Il tempo stringe però, e ne è già passato troppo purtroppo. Penso che però siamo vicini alla svolta. Non posso dire che il Palermo domani sarà ceduto, ma credo che tra un paio di settimane il tutto potrà concretizzarsi. Il mio sogno è lasciare il Palermo a qualcuno che abbia un progetto serio per la squadra in Serie A. Zamparini? Ha dato tanto per i rosanero, ma oramai è un capitolo chiuso. Ha fatto cose straordinarie, ma ne è uscito male.”