ESCLUSIVA PSB – Sossio Aruta: “L’Ascoli avrà voglia di riscatto col Benevento dopo il 7-0. Sul mio futuro…”
Venuto alla ribalta nazionale col Cervia e partecipando al celebre programma televisivo Campioni, Sossio Aruta è un bomber che ha vestito le maglie di tantissime piazze importanti come Ascoli, Benevento, Foggia e Pescara. Attualmente attaccante del Grottaglie, ma nell’ultimo periodo ha partecipato anche ad alcune trasmissioni come Uomini e Donne e Temptation Island. Di seguito le […]
Venuto alla ribalta nazionale col Cervia e partecipando al celebre programma televisivo Campioni, Sossio Aruta è un bomber che ha vestito le maglie di tantissime piazze importanti come Ascoli, Benevento, Foggia e Pescara. Attualmente attaccante del Grottaglie, ma nell’ultimo periodo ha partecipato anche ad alcune trasmissioni come Uomini e Donne e Temptation Island. Di seguito le parole del “Re Leone“, come soprannominato nell’ambiente:
Partiamo parlando dell’Ascoli, è notizia di pochi giorni fa la pesante sconfitta per 7-0 contro il Lecce. Cosa frulla nella testa di un calciatore dopo un’umiliazione del genere?
“Sicuramente adesso affronteranno il Benevento col coltello fra i denti. Io ho giocato in entrambe le piazze e posso dirvi che le rispettive tifoserie sono molto calde. I sostenitori bianconeri vorranno immediatamente vedere una reazione dalla propria squadra dopo un umiliante 7-0. Dunque per Bucchi e i suoi ragazzi non sarà una sfida semplice”.
Passiamo al Benevento, era una delle favoritissime per la promozione diretta in Serie A, ma qualcosa sembra non essere andato al meglio ed ora le Streghe si ritrovano in piena zona playoff. Secondo te quante possibilità ci sono di rivedere la squadra del presidente Vigorito in massima serie?
“La storia ci dice che i giallorossi con i playoff non sono mai stati fortunati. I playoff sono una lotteria perchè non sempre vince la squadra più forte. Nel calcio sono gli episodi a fare la differenza, quindi se sbagli una partita non hai la possibilità di rimediare come in campionato”.
Un’altra tua ex squadra è stata il Foggia che tra l’altro ha vissuto nell’ultimo periodo una situazione societaria non proprio di massimo splendore. Quanto incide il calore della piazza pugliese per far andare avanti i calciatori nonostante tutto?
“Il calore della tifoseria influisce e non poco perchè i giocatori vivono di questo. Bisogna dire però che ognuno di noi ha una vita privata da mandare avanti e con uno stipendio si devono mantenere famiglie. Dunque quando ci sono problemi legati ai mancati stipendi, indubbiamente qualcuno in allenamento si presenta con l’umore sotto i tacchi. Ci tengo a dire che, nonostante poi tutti questi fattori, nessuno va mai in campo per perdere. E’ capitato anche a me nel corso della carriera di vivere situazioni del genere, ma in campo scendevo con maggior grinta. Questo a volte non era un bene, visto che potevi eccedere e commettevi errori che potevano compromettere la partita. Quando non vieni pagato non giochi mai per perdere, però di sicuro non sei tranquillo come dovresti”.
Sul tuo futuro nel mondo del calcio…
“Ad oggi gioco nel Grottaglie e mi piacerebbe raggiungere i 400 gol in carriera. Se non dovessi riuscirci non sarà un dramma, infatti dal prossimo anno inizierò ad allenare in quanto ho il patentino da 14 anni. Il mio sogno è quello di fare l’allenatore e sarò ben felice di cominciare questa nuova carriera”.
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