Spezia, Mora: “All’inizio della stagione avevo tutto da dimostrare, non è stato facile”
MORA SPEZIA – Luca Mora, centrocampista dello Spezia, ha toccato vari argomenti nel corso di un’intervista rilasciata a DAZN. Ecco quanto evidenziato da PianetaSerieB.it: “Il gol in rovesciata contro il Verona? È stato un gesto istintivo, ho provato questa giocata ed è andata bene. Ne ho fatti altri belli, ma le reti così spettacolari sono […]
MORA SPEZIA – Luca Mora, centrocampista dello Spezia, ha toccato vari argomenti nel corso di un’intervista rilasciata a DAZN. Ecco quanto evidenziato da PianetaSerieB.it: “Il gol in rovesciata contro il Verona? È stato un gesto istintivo, ho provato questa giocata ed è andata bene. Ne ho fatti altri belli, ma le reti così spettacolari sono quelle più ricordate. Mi mancano due esami e mezzo per conseguire la laurea in filosofia, materia alla quale mi sono appassionato grazie ad un professore molto bravo. Dovendo viaggiare molto a causa del calcio la questione si è allungata, ma dovrei riuscire finalmente a laurearmi. Apprezzo Ludwig Andreas Feuerbach, esponente della sinistra hegeliana.
Guardiola è definibile il filosofo del calcio, è un allenatore che mi piace molto, non è ossessionato dal risultato anche se, giocando a quei livelli, conta tanto. Credo sia un grande personaggio. Non è lo studio a rendere una persona intelligente, mio padre ha fatto il postino per tutta la vita e lo ritengo una delle persone più intelligenti che conosca. Sto preparando un esame di storia dell’arte, Leonardo da Vinci non seguì un percorso di studi regolare.
Le Universiadi in Corea del Sud? Un’esperienza molto bella, vincere la medaglia d’oro è stato emozionante, consiglio a tutti di provarci. Lo Stadio Olimpico? Il teatro del mio esordio in Serie A, contro la Lazio e da capitano, una bella soddisfazione. Dopo aver ribattuto un tiro, ricordo che Immobile disse: “Questo è dappertutto”. Ho vissuto il tutto senza pensarci troppo, come faccio di solito, ma adesso quando rivedo qualche foto capisco che sono emozioni che porterò con me per sempre.
Passare da un posto dove sei praticamente l’idolo della gente ad uno dove, giustamente, devi dimostrare praticamente tutto non è stato facile. Credo però che si stiano creando delle buone vibrazioni per provare a fare qualcosa di bello. Non mi sento un antidivo, si tende sempre a dare delle etichette e questa è forse dovuta al fatto che non ho i social, ma mi ritengo un ragazzo assolutamente normale“.