Non bastano 2 gol e 2 uomini di vantaggio all’Ascoli, il Benevento rimonta e ringrazia
Finisce 2-2 un incredibile Ascoli-Benevento. Partita tecnicamente bruttissima, con tanto nervosismo, troppi falli e pochissime giocate di qualità da entrambe le parti, ma incredibilmente emozionante, con 4 gol, un calcio di rigore, 2 espulsioni, 12 ammonizioni e ben 17 minuti di recupero (4 nel primo tempo, 13 nel secondo). Per entrambe le formazioni era una […]
Finisce 2-2 un incredibile Ascoli-Benevento. Partita tecnicamente bruttissima, con tanto nervosismo, troppi falli e pochissime giocate di qualità da entrambe le parti, ma incredibilmente emozionante, con 4 gol, un calcio di rigore, 2 espulsioni, 12 ammonizioni e ben 17 minuti di recupero (4 nel primo tempo, 13 nel secondo). Per entrambe le formazioni era una sfida molto delicata. L’Ascoli, reduce dall’inglorioso 0-7 di Lecce, doveva vincere per riportare un briciolo di serenità in un ambiente scosso e per allontanarsi dalla zona calda. Il Benevento aveva bisogno dei tre punti per continuare a credere nella promozione diretta e per spezzare una serie negativa di tre sconfitte. Alla fine è arrivato un pareggio che, però, ha un sapore completamente differente per le due contendenti.
Per l’Ascoli, avanti di due gol e nel finale anche di due uomini, equivale quasi ad una sconfitta e rischia di complicare ulteriormente le cose, in classifica e nell’ambiente sempre più teso. Per il Benevento, per come si erano messe le cose, alla fine è un risultato importante ed estremamente positivo. Certo, però, la formazione di Bucchi dovrà fare molto di più se davvero vuole provare a conquistare la promozione diretta. Per quanto riguarda l’Ascoli dopo la disfatta in Salento era impossibile attendersi qualcosa di più sul piano del gioco. I bianconeri sono stati bravi e sfortunati nel primo tempo a sfruttare due punizioni per trovare il doppio vantaggio, ma non sono mai riusciti ad esprimere azioni degne di tal nome. Nella ripresa, poi, è andato in scena un film troppe volte visto al Del Duca negli ultimi tempi, con la formazione di Vivarini tutta dietro a difendere (male) il vantaggio, senza mai neppure provare a farsi vedere in avanti. Questa volta il vantaggio era di 2 gol e sembrava potesse bastare. Invece, ancora una volta, nel finale è arrivata la beffa.
PRIMO TEMPO
Come previsto tante novità, rispetto alla disfatta di Lecce, nell’undici iniziale dell’Ascoli. Dopo un lungo stop tra i pali torna Lanni, mentre in difesa rientrano Valentini al centro e Laverone a destra. A centrocampo non c’è Addae (squalificato) e Vivarini propone Frattesi e Cavion con Troiano. In avanti Ciciretti sostituisce lo squalificato Ninkovic, torna Ardemagni che fa coppia con Rosseti. Diverse sorprese anche nell’undici iniziale del Benevento. In difesa Gyamfi e Tuia prendono il posto di Maggio e Antei, a centrocampo ci sono Del Pinto e Bandinelli con Crisetig. In avanti Viola in appoggio alle due punte, Insigne e Coda.
Partita sin dalle prime battute molto nervosa, con le due squadre incapaci di costruire azioni degne di nota. Poi all’improvviso, al 20°, l’Ascoli trova il vantaggio. Calcio di punizione sulla tre quarti da sinistra, colpo di testa di Ardemagni deviato da Letizia, palla che s’impenna e termina all’incrocio, con Montipò fermo. Il Benevento colpito non riesce a reagire, l’Ascoli controlla senza affanni e al 38° trova il raddoppio, ancora su punizione. Ciciretti, fino a quel momento non pervenuto, dai 25 metri disegna con il sinistro una traiettoria sulla quale Montipò arriva in ritardo, toccando ma non riuscendo ad evitare il gol. Per vedere il Benevento dalle parti di Lanni bisogna attendere il 43°, con un colpo di testa di Coda (su punizione dalla sinistra), con palla che termina docilmente tra le braccia del portiere ascolano.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre con l’ingresso nel Benevento di Ricci al posto Crisetig, con Viola che passa a centrocampo. Gli ospiti sembrano più decisi e, dopo un’uscita bassa di Lanni per anticipare Coda al 1°, due minuti dopo arrivano alla conclusione da buona posizione ancora con il centravanti giallorosso che non angola e il portiere riesce a bloccare. Al 12°, ancora da calcio di punizione dalla tre quarti, Ardemagni trova il 3-0 ma da posizione di fuorigioco e l’arbitro annulla. Intorno al quarto d’ora gioco fermo per diversi minuti per un problema muscolare dell’arbitro.
Quando si riparte al 21° arriva la prima vera opportunità del Benevento, con un colpo di testa da buona posizione di Coda che, però, mette alto. Due minuti dopo l’attaccante giallorosso non sbaglia, sovrastando Cavion sul secondo palo, su perfetto cross di Viola. L’Ascoli accusa il colpo e sbanda, al 26° Ricci ci prova da 30 metri con palla a lato. Al 33° ospiti ad un passo dal pareggio. Ancora Ricci sulla destra supera un paio di avversari e mette al centro un cross radente che supera Lanni ma sul quale né Armenteros né Bandinelli arrivano per il facile tap-in. Pochi minuti dopo secondo giallo per Caldirola e Benevento in 10.
La formazione di Bucchi, però, non demorde e proprio allo scoccare del 90° trova il rigore del pareggio. Triangolazione Coda-Armenteros, con Laverone che prova a chiudere ma, almeno secondo Aureliano, trova le gambe di Armenteros. Dal dischetto Viola non trema e regala un’incredibile 2-2. L’arbitro concede ben 10 minuti di recupero (che diventeranno 13). Al 95° viene espulso anche Tuia, sempre per doppia ammonizione, con il Benevento ora addirittura in 9. Ci sarebbe il tempo per ritornare in vantaggio ma l’Ascoli ormai non ne ha più e l’incredibile sfida del Del Duca termina con un pareggio che per i bianconeri equivale quasi ad una sconfitta.
TABELLINI
Ascoli (4-3-1-2): Lanni, Laverone, Valentini, Brosco, D’Elia, Troiano, Frattesi (75° Casarini), Cavion, Ciciretti (75° Baldini), Rosseti (92° Chajia), Ardemagni. All. Vivarini
Benevento (4-3-1-2): Montipò, Tuia, Letizia, Caldirola (62° Improta), Gyamfi, Crisetig (46° Ricci), Del Pinto, Bandinelli, Viola, Insigne (59° Armenteros), Coda. All. Bucchi
Arbitro Aureliano
Marcatori: 20° Ardemagni, 38° Ciciretti, 68° Coda, 90° Viola ®
Ammoniti: Troiano, Gyamfi, Tuia, Laverone, Coda, Ardemagni, Ciciretti, Brosco, Caldirola, Padella, Chajia, Improta
Espulsi: Caldirola e Tuia