IL PUNTO SULLE CAMPANE – Il Benevento si rilancia, la Salernitana cola a Picco
BENEVENTO SALERNITANA – Torna a sorridere il Benevento con il tris al Carpi che proietta gli stregoni al sesto posto in solitaria (superato il Perugia). Sconfitta, la quarta nelle ultime cinque partite, per la Salernitana in zona recupero a La Spezia. Ora i granata devono seriamente pensare a mettere al sicuro la salvezza. Dopo tre […]
BENEVENTO SALERNITANA – Torna a sorridere il Benevento con il tris al Carpi che proietta gli stregoni al sesto posto in solitaria (superato il Perugia). Sconfitta, la quarta nelle ultime cinque partite, per la Salernitana in zona recupero a La Spezia. Ora i granata devono seriamente pensare a mettere al sicuro la salvezza.
Dopo tre sconfitte consecutive ritrova i tre punti il Benevento. Carpi regolato 3-1 in casa dai gol di Improta al 1′, Maggio al 39′ e Viola su rigore al 69′, con in mezzo l’inutile pareggio di Vitale al 16′. La squadra di Bucchi inizia col piede sull’acceleratore, ma cala nel primo tempo, mostrandosi un pò rinunciataria, domina poi nella ripresa, amministrando il gioco, senza troppi patemi; il tecnico sembra finalmente azzeccare le scelte dei singoli. In generale da apprezzare la reazione (dopo le tre partite senza vincere) e l’atteggiamento sbarazzino e propositivo, il gioco però non sempre è continuo, ma è spesso sviluppato in verticale. A preoccupare sono qualche pausa di troppo nel corso nel corso dei novanta minuti, qualche imprecisione sotto porta, l’abbassamento eccessivo del baricentro nei primi quarantacinque minuti dopo il gol di Improta, lasciando fino al secondo tempo gli ospiti in partita e la difesa ancora perforata. Una vittoria che serve a ridare morale e autostima e nata dal ritorno a certi livelli di molti singoli. Montipò è decisivo in due occasioni, bene la difesa, con un rispolverato Maggio e un inedito Improta nel ruolo di terzino sinistro, entrambi in gol, sicura la coppa di centrali (Antei-Volta), Del Pinto e Viola si completano bene a centrocampo, il primo ci mette grinta e corsa, il secondo la tecnica ed è ancora glaciale dal dischetto, Ricci è (finalmente) in crescita, Armenteros sembra finalmente recuperato fisicamente, si muove tanto e si intende con Coda. Domani al Curi sarà sfida playoff contro un Perugia, appena sorpassato in classifica, reduce dalla sconfitta di Crotone e seconda squadra con più sconfitte in casa nel torneo (5, a 7 c’è il fanalino Carpi). Ora i punti pesano e il Benevento deve capire se davvero vuol fare sul serio.
Dopo il pareggio col Venezia, la Salernitana torna a mani vuote da La Spezia: granata sconfitti 2-1, al gol di Djuric al 43′ rispondono Mora al 58′ e Capradossi all’ultimo respiro. La squadra di Gregucci dura un tempo solo, poi si spegne: nella prima frazione partenza forte, nella ripresa baricentro troppo basso e calo fisico. E’ ancora evidente la confusione tattica del tecnico che sbaglia, come spesso gli capita ultimamente, le scelte a partita in corso; la squadra poi continua a ballare pericolosamente in difesa (una sola imbattibilità per Micai nel girone di ritorno). La sfortuna risulta inoltre una componente decisiva. Ottima la partita di Rosina e Djuric: il dieci accende sempre la luce in avanti, servendo anche il pallone del vantaggio all’attaccante ex Bristol che, oltre al gol, si sbatte tantissimo. I peggiori sono Migliorini, sbadato nel perdersi Galabinov sul gol del pari, Memolla, che sbaglia tanti appoggi e concede falli ingenui, come sulla punizione da cui nasce il gol vittoria ligure, ma ha l’attenuante fisica, essendo stato fermo tanto, infine il solito svogliato Jallow. La sosta forzata permetterà al cavalluccio di ritrovarsi per il rientro in campo il 13 aprile all’Arechi contro il Cittadella. La classifica potrebbe poi peggiorare per i granata (ora a più cinque sui playout), visti i tanti scontri nelle zone basse previsti alla prossima. La Salernitana ha finito i bonus, vietato sbagliare da qui alla fine.