ESCLUSIVA PSB – Menichini: “La Serie B? Serve continuità. Brescia ha un bel collettivo. Crotone? Bisogna calarsi nel campionato per far bene…”
LEONARDO MENICHINI ESCLUSIVA – Un allenatore che conosce bene il campionato cadetto: Leonardo Menichini, ex vice-tecnico del Brescia, ha allenato diverse squadre, dal Livorno al Crotone. Intercettato dalla nostra redazione, ha fatto il punto a 360° sulla Serie B. Ecco l’intervista completa: Parto subito col chiederle di un’ex squadra in cui ha militato durante la […]
LEONARDO MENICHINI ESCLUSIVA – Un allenatore che conosce bene il campionato cadetto: Leonardo Menichini, ex vice-tecnico del Brescia, ha allenato diverse squadre, dal Livorno al Crotone. Intercettato dalla nostra redazione, ha fatto il punto a 360° sulla Serie B. Ecco l’intervista completa:
Parto subito col chiederle di un’ex squadra in cui ha militato durante la sua carriera da calciatore: il Verona. Attualmente in corsa per i playoff/promozione diretta, una stagione di luci ed ombre. Come commenta l’andamento del Verona in questo campionato?
“Tutti pronosticavano Verona e Palermo come favorite alla promozione diretta. La serie B è equilibrata e competitiva: non si dà nulla scontato. In questo momento il Verona è 4° in classifica, ha superato il momento di difficoltà. Sta facendo bene anche se ci sono due squadre davanti (Brescia e Lecce ndr.) che vanno a gonfie vele. C’è da considerare che il Brescia ha giocato 29 partite, il Verona 30. Qualcuna deve ancora riposare. Per il momento il Verona mi sembra che il periodo peggiore l’abbia passato. In queste 6 giornate può ancora dire la sua. Non tanto per la promozione diretta, per via del Brescia come ti dicevo, ma per i playoff.”
A proposito del Verona, martedì al Bentegodi la squadra di Grosso ha pareggiato con un altro club che lei conosce bene, avendolo allenato da “vice”: il Brescia. Ormai in testa alla classifica, per molti le rondinelle sono destinate, senza rivali, alla massima serie. Cosa ha fatto la differenza, soprattutto in questo momento della stagione?
“Conosco l’ambente. Con l’avvento di Cellino, la società si è stabilizzata. Si è assestata. Il Brescia ha società e pubblico competenti. Ha, poi, un bel collettivo di giovani bravi, tra cui il bomber Donnarumma e Torregrossa, una coppia di attaccanti da 34 goal che può fare la differenza.”
Capitolo Ascoli: il presidente Pulcinelli si è mostrato entusiasta per la vittoria nell’ultima gara contro il Padova ed i 4 punti conquistati in due match, commentando “ora si fa sul serio”. Quali sono, secondo lei, le prospettive future dei bianconeri?
“Non sono ancora salvi, bisogna tenere alta la guardia, anche l’Ascoli ha fatto, come altre squadre, risultati importanti, soprattutto l’ultimo (con il Padova ndr.). Per la quota salvezza non dovrebbe avere problemi, ma prima si raggiunge l’obiettivo meglio è. La squadra ha dimostrato di essere in salute, penso che possa raggiungere la salvezza con alcune giornate di anticipo.”
Ad inizio stagione il Crotone prometteva grandi risultati, posizionandosi tra le squadre favorite alla promozione diretta. Nel corso del campionato il doppio cambio di allenatore ed il ritorno di Stroppa: cosa è successo?
“Onestamente, per pronostici, pensavo che il Crotone fosse una delle squadre candidate alla massima serie. La testimonianza è che se non ti cali nella realtà durissima della serie B, dove niente è scontato, diventa difficile. Secondo me il Crotone ha incontrato questa difficoltà: qualcuno non si è calato, magari è rimasto un po’ all’anno precedente, al campionato di serie A. La A è andata come è andata, ci vuole motivazione.”
A grande sorpresa, il Livorno, tra le neopromosse, sta dimostrando grande qualità in campo, lottando, però, per la salvezza. Tutto merito di Breda?
“Direi di si. Parlano i numeri. Da quando è arrivato Breda c’è stata un’inversione di tendenza. Conosco Lucarelli, l’ho allenato a Livorno, so il valore dell’uomo e dell’allenatore. Ha incontrato delle difficoltà all’inizio. È arrivato Breda che da subito ha creato presupposti. Credo che il Livorno abbia le carte in regola per la salvezza, ma deve stare attento. A 30 punti c’è un gruppo ristretto: Venezia, Foggia, può succedere di tutto. Ho letto l’intervista di Breda: bisogna stare attenti, i giochi non sono ancora fatti.”
Una stagione complessa per il Foggia: la penalizzazione, i problemi societari, esoneri.
“Senza nulla togliere a Padalino, la squadra l’ha fatta Grassadonia, l’ha fatta Nember, con cui ho lavorato al Lumezzane. Conoscendo Grassadonia, può tirare fuori qualcosa di determinante. Non ci dimentichiamo che c’è stata la penalizzazione, che ha influito. Il Foggia ha un’ottima squadra, conosco molti giocatori, qualcuno l’ho allenato. Non si spiega il perché di determinati risultati. In Serie B serve una continuità di risultati, e muovere continuamente la classifica. L’ambiente non aiuta, in queste piazze dove hanno vissuto esperienze in A spesso si vive di ricordi, si vuole tutto e subito e non ha pazienza. Questo crea tensione sui giocatori. La maglia di altre realtà è più leggera. In alcuni ambienti come Salerno e Pisa, c’è poca pazienza. Il Foggia deve guardare alla salvezza e sistemare le problematiche societarie. Negli scontri diretti ci si gioca tutto. Dipende anche dalle condizioni dei giocatori.”
Cosa pensa della situazione delicata che interessa la Salernitana?
“La Salernitana è a 35 punti ed ha una partita in meno. Domenica riposa. Chiaramente l’obiettivo è centrare la salvezza e abbandonare i sogni playoff. Penso che comunque la Salernitana ha tutti i mezzi per raggiungere l’obiettivo.”
Tra le squadre di questa stagione di Serie B, quale l’ha colpita di più?
Il Lecce, perché l’avevo vista ad inizio campionato. È facile parlarne adesso, ma avevo pronosticato un grande campionato. Li avevo visti giocare bene. A gennaio ha potenziato la rosa. La squadra che ha un allenatore davvero bravo, è chiaro non era facile prevedere che fosse in testa alla classifica, ma che sarebbe stata protagonista sì”.
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