Salernitana, Calaiò: “Mesi difficili, ho pensato di smettere. Questa è la piazza giusta”
Calaiò Salernitana / Esperienza pluriennale ma voglia di un ragazzino. Raggiunto dalle telecamera di DAZN, Emanuele Calaiò, centravanti della Salernitana, ha toccato diversi argomenti: “La gente oramai mi chiama Arciere più che Emanuele, è un soprannome che non mi sono portato dietro, vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto. Com’è nato? Ero a Napoli, […]
Calaiò Salernitana / Esperienza pluriennale ma voglia di un ragazzino. Raggiunto dalle telecamera di DAZN, Emanuele Calaiò, centravanti della Salernitana, ha toccato diversi argomenti: “La gente oramai mi chiama Arciere più che Emanuele, è un soprannome che non mi sono portato dietro, vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto. Com’è nato? Ero a Napoli, a casa con amici, e stavamo cercando di trovare una nuova esultanza, ed è venuta fuori questa freccia scagliata nel cuore dei tifosi“. Inevitabile tornare sul suo recente passato: “Non nascondo che sono stati cinque mesi difficilissimi, soprattutto quando pensi di non aver fatto niente di male. Da parte mia può essere intesa come un’ingenuità, ma alla fine non ho ucciso nessuno. La richiesta di quattro anni, poi due, tutto ciò mi ha fatto capire che ci fosse qualcosa di strano, perché è stata una situazione messa in prima pagina ogni giorno per un messe e mezzo, roba che non viene fatta nemmeno con i killer. Essere etichettato come uno che voleva combinare una partita è veramente ridicolo. Ci sono stati dei momenti brutti dove ho pensato di smettere. Per quello che ho fatto giorno e per quanto duramente ho lavorato non potevo, però, finire la mia carriera così. Sono rimasto in ottimi rapporti con il Parma, sanno quello che ho dato, abbiamo fatto questa battaglia legale insieme in questi cinque mesi e devo veramente ringraziarli perché mi sono sempre stati vicino. Avevo bisogno di una piazza del Sud, una calda, che comunque ti riempie di responsabilità. La Salernitana è capitata a pennello“. Il tutto è alle spalle: “Il mio obiettivo per il prossimo futuro è quello di raggiungere i duecento gol in carriera, spero di farlo con questa maglia. La rete più bella? Quella messa a segno in Catania-Varese, vincemmo e segnai in rovesciata. Sul braccio ho tatuato le date dei campionati che ho giocato e sono terminati con la promozione, un po’ di spazio l’ho lasciato, speriamo di poter fare qualcosa di straordinario in una città come Salerno“.