IL PUNTO SULLE CAMPANE – Benevento: il terzo posto non è utopìa. Salernitana, urge una reazione
BENEVENTO SALERNITANA – Seconda vittoria di fila per il Benevento che mette in ghiaccio i playoff, superando il Cosenza e avvicinando il Palermo a meno due (2-2 per i rosanero a Livorno). Crisi senza fine per la Salernitana: cinque gol presi dal Carpi in casa e salvezza ancora da conquistare. La sconfitta del Foggia tiene […]
BENEVENTO SALERNITANA – Seconda vittoria di fila per il Benevento che mette in ghiaccio i playoff, superando il Cosenza e avvicinando il Palermo a meno due (2-2 per i rosanero a Livorno). Crisi senza fine per la Salernitana: cinque gol presi dal Carpi in casa e salvezza ancora da conquistare. La sconfitta del Foggia tiene i granata ancora a più cinque sui playout.
Parte a giri altissimi il Benevento, occasioni e gol, quelli di Bandinelli al 26’ e Caldirola al 29’, poi il rilassamento e il Cosenza che rientra in partita con Sciaudone al 38’ e Tutino al 44’. Nella ripresa, complice anche il calo della squadra di Braglia, i giallorossi dilagano con Armenteros al 54’ e Coda all’81’. La squadra di Bucchi risulta ancora piacevole da vedere, col suo atteggiamento a trazione anteriore, ma a volte si perde in un palleggio lento, abbassando il baricentro. Non mancano i soliti cali di concentrazione, qualche imprecisione in mezzo al campo e una difesa a tratti troppo fragile. I giallorossi però si dimostrano in grado di ribaltare le situazioni sfavorevoli della partita, cosa in passato spesso non riuscita; peccano invece nella lettura delle giocate avversarie. Il tecnico romano cambia qualche pedina rispetto a Verona, ma ciò non incide sulla prestazione e la squadra sembra stare bene anche fisicamente, oltre che mentalmente; 17 gol nelle ultime 6 partite, una macchina da gol. Prestazioni maiuscole quelle di Caldirola, sicurezza in difesa e al secondo gol stagionale, Viola, solito direttore d’orchestra, servendo due assist, Bandinelli, in netta ripresa, Insigne che non dà punti di riferimento alla difesa calabrese e serve a Coda la palla per il 4-2, l’attaccante metelliano festeggia le 50 reti in cadetteria e sigla il record personale con 19 centri stagionali, oltre a questo anche tanto lavoro sporco. Armenteros è la vera sorpresa: partita di gran spessore dell’ex Portland, utile alla squadra, gioca di fino, serve a Bandinelli il vantaggio e segna. Sbandano Antei e Letizia: il classe ’92 buca l’intervento sul 2-2 ospite, soffre Embalo e Tutino, l’ex Carpi è impreciso e si fa vedere poco in fase offensiva. La sentitissima sfida esterna di Crotone non va sottovalutata. I pitagorici hanno bisogno di punti salvezza, il Benevento aspira a chiudere il discorso playoff e magari guardare ancor più da vicino la terza piazza, Palermo permettendo.
Una Salernitana imbarazzante invece quella scesa in campo sabato all’Arechi (ancora deserto, con i tifosi a contestare all’esterno) contro il Carpi. I biancorossi fanno quel che vogliono e nutrono speranze salvezza: la doppietta di Cissè, Crociata, Sabbione e Arrighini stendono i ragazzi di Gregucci, inutili le reti per i momentanei 1-1 e 2-2 di Djuric e Calaiò. Squadra che corre tanto e mostra un gioco pulito ed ordinato, facendo male quando attacca, poi il rosso a Lopez al 7’ scompagina i piani. Subentrano nervosismo e confusione, con grandi spazi inevitabilmente lasciati ai contropiedi ospiti e tanta sofferenza a centrocampo; in difesa tanti gli uno contro uno persi. Alcuni episodi non sorridono poi ai padroni di casa (possibile rigore su Djuric e quarto gol di Sabbione in fuorigioco). Mister Gregucci sceglie un gioco troppo di attesa e difensivo e gestisce male l’inferiorità numerica, i suoi giocatori poi fanno il resto. Schiavi paga la lunga assenza dai campi, commettendo errori marchiani, sempre in ritardo e fuori posizione, Lopez va subito sotto la doccia, mettendo la partita in salita, Di Tacchio non becca mai Crociata ed è visibilmente stanco, Minala è un fantasma, Akpa Akpro da horror. Gli unici a non naufragare sono Casasola, sempre propositivo e ultimo ad arrendersi, Djuric, ancora in gol, sta bene mentalmente e fisicamente e spizza tantissimi palloni e Calaiò che funge da registra avanzato, più preziose del gol sono le giocate d’alta scuola. Tutti in ritiro per preparare la sfida di mercoledì a Foggia. Sarà partita della vita, servono risposte immediate e soprattutto positive.