1 Maggio 2019

Le pagelle di Brescia – Ascoli: promossi e bocciati

La partita in pratica dura 45 minuti, con il Brescia padrone del campo e l’Ascoli sin troppo remissivo. Bisoli orchesta bene il centrocampo, Dessena è decisivo con i suoi inserimenti (un palo e un gol), molto vivace Spalek, tutto facile per la difesa lombarda. Nell’Ascoli che sembra già in vacanza brutto il rientro di Addae, […]

La partita in pratica dura 45 minuti, con il Brescia padrone del campo e l’Ascoli sin troppo remissivo. Bisoli orchesta bene il centrocampo, Dessena è decisivo con i suoi inserimenti (un palo e un gol), molto vivace Spalek, tutto facile per la difesa lombarda. Nell’Ascoli che sembra già in vacanza brutto il rientro di Addae, male Troiano e Ardemagni. Chajia, schierato per la prima volta dall’inizio, prova a darsi da fare. Frattesi il migliore dei bianconeri.

BRESCIA

Alfonso. Una sola parata un po’ impegnativa, dopo 9 minuti su conclusione dal limite di Frattesi. Poi praticamente più nulla, se non un’uscita da brividi nella ripresa e, proprio nel finale, una conclusione di Cavion. voto 6

Mateju. L’Ascoli in attacco fa poco o nulla, trascorre un pomeriggio di quasi tranquillità anche se nel finale trova il modo di farsi ammonire.  voto 6

Cistana. Un paio di anticipi e chiusure di buon livello, poi poco altro, non certo per colpa sua. voto 6

Romagnoli. Mette subito le cose in chiaro in avvio di partita con Ardemagni con un paio di recuperi e di chiusura. Poi il centravanti bianconeri, anche perché poco supportato, praticamente scompare. voto 6,5

Martella. Un paio di affondi nel primo tempo quando ancora la partita è sullo 0-0. Nella ripresa si limita a controllare le inesistenti avanzate dei bianconeri. voto 6

Bisoli. Primo tempo di buon livello, guida con autorità il centrocampo, da applausi un paio di lanci. Suo l’assist per il gol di Dessena. Nella ripresa deve solio limitarsi a controllare. voto 7

Tonali. Non si scopre certo stasera che ha numeri, piedi buoni e senso della posizione. Però nel primo tempo sbaglia qualche passaggio di troppo. Sempre puntuale in chiusura. voto 6,5

Dessena. I suoi inserimenti, nel primo tempo, mandano in tilt la difesa bianconera. Colpisce un clamoroso palo intorno al 20°, segna lo storico gol che vale la promozione. Poi, come il resto della squadra, nella ripresa attende solo il 90°. voto 7 (dal 91° Gastaldello ng)

Spalek. Molto vivace nel primo tempo, la difesa bianconera fatica a tenerlo. Arriva spesso alla conclusione pericolosamente anche se non centra mai la porta, da il via all’azione del gol. Ovviamente meno scoppiettante nella ripresa. voto 7 (dal 79° Dall’Oglio ng)

Torregrossa. Dopo poco più di 20 minuti ha sui piedi l’occasione per il vantaggio ma la spreca con un pallonetto troppo alto. Si batte con determinazione alla ricerca del gol, anche nella ripresa gli unici spunti della sua squadra sono i suoi. voto 6,5

Donnarumma. In avvio mette in difficoltà Brosco in un paio di circostanze, poi serve un assist d’oro a Dessena che colpisce il palo. Pian piano si placa e non fa molto altro. voto 6 (dal 70° Morosini ng)

Corini (allenatore). E’ il principale artefice della cavalcata vincente dei suoi. La partita odierna in pratica è una formalità, anche se nel primo tempo si intravedono le grandi qualità, soprattutto in fase offensiva, della sua squadra. voto 8

ASCOLI

Lanni. Salvato dal palo e dall’imprecisione degli avanti bresciani, non può nulla sulla conclusione ravvicinata di Dessena. Poi deve impegnarsi per un paio di uscite e nulla altro. voto 6

Andreoni. Nel primo tempo il Brescia più sull’altra fascia. Manca l’intervento di testa in occasione del gol di Dessena, nella ripresa prova a spingere senza grande costrutto.  voto 5,5

Rubin. In difficoltà nel primo tempo quando i padroni di casa attaccano con continuità dalla sua parte, sbaglia un paio di facili appoggi. Il gol nasce dalla sua parte, fa poco nella ripresa in fase di spinta. voto 5

Brosco. Ha di fronte il capocannoniere del campionato e ci sta qualche sofferenza iniziale. Non è brillantissimo già da qualche partita ma tutto sommato se la cava sufficientemente. voto 6

Valentini. Nei primi 45 minuti duella con Torregrossa e tutto sommato se la cava egregiamente. Nella ripresa il Brescia si vede raramente in avanti e trascorre un secondo tempo quasi di riposo. voto 6

Addae. Rientra dopo i due turni di squalifica e sembra un po’ arrugginito. Meno grintoso e combattivo del solito, ha la grave colpa di non seguire Dessena in occasione del gol decisivo. Poco o nulla in fase propositiva. voto 5 (dal 70° Cavion. Entra e sembra motivato, prova un paio di affondi ma poi ben presto si adegua alla situazione. La sua conclusione al 90° è l’unica parvenza di pericolo di tutta la ripresa bianconera. voto 5,5)

Troiano. Sembra quello lento e svagato del secondo tempo di Cittadella, nel primo tempo perde un paio di pericolosi palloni da cui poi nascono due pericoli. Nel finale trova anche il modo di farsi ammonire. voto 5

Frattesi. E’ l’unico che dà l’impressione di provarci, sin dall’inizio. Non a caso l’unica conclusione pericolosa dell’Ascoli è la sua. Nella ripresa si innervosisce spesso con i compagni, bello il suo recupero di 30 metri su Dall’Oglio quasi al 90°. voto 6,5

Chajia. I problemi di Ciciretti e Rosseti gli regalano l’esordio dal primo minuto. Molto volenteroso, prova qualche spunto e mette in mostra anche buona tecnica. Però non incide, non solo per colpe sue. voto 6 (dal 77° Baldini ng)

Ninkovic. Sembrava non dovesse essere della partita invece Vivarini lo recupera, anche se si vede che non è al meglio. Come se non bastasse una condizione precaria, schierato più avanti perde parte della sua pericolosità. All’ennesimo passaggio sbagliato Vivarini lo toglie. voto 5 (dal 55° Ganz. Si rivede in campo dopo molto tempo, anche se della sua presenza praticamente non se ne accorge quasi nessuno fino all’85° quando tenta una conclusione a giro che non impensierisce Alfonso. voto 5,5)

Ardemagni. Poco servito e poco presente si vede pochissimo, se non nelle innumerevoli occasioni in cui finisce in fuorigioco. Lento su un paio di lanci potenzialmente interessanti, una partita da dimenticare. voto 5

Vivarini (allenatore). I risultati del pomeriggio davano ancora delle possibilità alla sua squadra che, però, sul campo ha dimostrato di non crederci troppo. Forse anche per gli infortuni di Ciciretti e Rosseti che gli hanno tolto delle importanti frecce al suo arco. voto 5,5

Arbitro Baroni. La partita è tra le più facili possibili da arbitrare e forse esagera con il lasciar correre. Non fischia diverse punizioni (tutte a centrocampo) apparse evidenti, evita di utilizzare il cartellino anche quando ce ne sarebbe (da regolamento) la necessità. voto 5,5