ESCLUSIVA PSB – Dino Fava: “Crollo inaspettato della Salernitana. Grassadonia? Lo reputo tra i migliori”
DINO FAVA SERIE B – Protagonista di un calcio romantico che non c’è più, attaccante di razza, Dino Fava a 42 anni calca ancora i campi di gioco e lo fa in grande stile. Proprio recentemente, infatti, ha conquistato a suon di reti la promozione in Serie D col Giugliano, squadra campana rilanciata dall’ambiziosissimo patron. […]
DINO FAVA SERIE B – Protagonista di un calcio romantico che non c’è più, attaccante di razza, Dino Fava a 42 anni calca ancora i campi di gioco e lo fa in grande stile. Proprio recentemente, infatti, ha conquistato a suon di reti la promozione in Serie D col Giugliano, squadra campana rilanciata dall’ambiziosissimo patron. Per parlare della Serie B, e di alcuni ex allenatori di Fava, la nostra redazione lo ha raggiunto in esclusiva.
Iniziamo da un altro campionato vinto per te a Giugliano, piazza ambiziosa che hai portato in Serie D.
“La finale con la Frattese al Romeo Menti dinanzi a 5mila tifosi del Giugliano è stata la ciliegina sulla torta di una stagione esaltante, la gente meritava questo successo”.
Buonasera Dino, la Salernitana rischia dopo una prima parte di stagione tranquilla: cosa è successo secondo te?
“Non mi aspettavo questo calo vertiginoso della Salernitana. spesso il cambio di guida tecnica non porta benefici: a volte chi subentra riesce a toccare i tasti giusti ed a stimolare bene gli uomini mentre altre volte ciò non accade per diversi motivi. Personalmente sono contro al cambio d’allenatore ed alla Salernitana purtroppo non è andata benissimo. Salerno è un ambiente complesso e spesso quando le cose iniziano ad andare male non è facilissimo uscirne”.
Sei stato allenato da Grassadonia sia a Salerno che a Pagani: come analizzi questa stagione a Foggia?
“Reputo Grassadonia uno dei migliori allenatori sulla piazza. Le sue idee ed il rapporto che ha coi calciatori mi son sempre piaciute. Spesso gli allenatori devono trovare calciatori giusti unito ad altre componenti: il Mister lavora molto tatticamente e se si trova con un gruppo che non lo segue, così come altri con le sue caratteristiche, potrebbe non andare bene”.
Nel 2006/2007 sei andatop in doppia cifra a Treviso nella Serie B più competitiva di sempre: Juventus, Napoli, Genoa, Bari ed altre piazze storiche. Che differenze ci sono tra ieri ed oggi?
“Sul confronto tra i miei tempi e quelli attuali si sfonda una porta aperta con me. La valutazione parte già dalla Serie C: prima per giocare a quei livelli dovevi essere davvero bravo. Il livello in Serie A si è abbassato notevolmente: la parte destra della Serie A, all’epoca, disputavano un campionato mediocre di Serie B; le compagini attuali farebbero fatica se messe in Serie A e Serie B. Differenze? Ti parlo di quelle della Serie A che sono identiche alla Serie B: quando andai in doppia cifra ad Udine dinanzi a me in classifica cannonieri avevo mostri sacri come Shevchenko, Vieri, Inzaghi; tutti campioni che oggi in italia, escluso Cristiano Ronaldo, non abbiamo più”.
Fonte foto: tuttogiuglianocalcio.com