Giancarlo Abete: “Se fossi il Palermo mi concentrerei sul ricorso”
Giancarlo Abete, ex presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb tracciando attraverso le sue parole un resoconto della situazione attuale e di quelli che potrebbero essere soluzioni o presunti nuovi scenari. Queste le sue dichiarazioni: “Il provvedimento è esecutivo, questo determina degli effetti. Se il Palermo dovesse avere una situazione di modifica della […]
Giancarlo Abete, ex presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb tracciando attraverso le sue parole un resoconto della situazione attuale e di quelli che potrebbero essere soluzioni o presunti nuovi scenari. Queste le sue dichiarazioni: “Il provvedimento è esecutivo, questo determina degli effetti. Se il Palermo dovesse avere una situazione di modifica della decisione nelle sedi successive avrebbe tutto il titolo di far valere le situazioni sportive. Il Palermo è stato retrocesso e questo determina comunque uno scorrimento della classifica. Ma qualunque procedimento di Giustizia Sportiva passa attraverso alcuni gradi di giudizio. La situazione è complessa per i soggetti interessati; rimane una valutazione di fondo: il dominus, perché le norme dicono questo, rimane l’organo di Giustizia Sportiva. Sospendere i playoff? Da un punto di vista concettuale capisco le varie tesi. Chi la fa troppo semplice commette un errore… senza dubbio c’è un provvedimento intervenuto il giorno dopo la fine del campionato. L’organizzazione dei campionati è affidata alle Leghe che hanno il dovere di rispettare le decisioni degli organi di Giustizia Sportiva. La Lega B ha ritenuto che fosse il passaggio corretto, in ogni caso rimane una titolarità piena dell’organo di Giustizia Sportiva. Se fossi il Palermo mi concentrerei sul ricorso: se determinasse una fattispecie diversa rispetto alla decisione del TFN potrebbe far valere le proprie ragioni“.
Su di un’eventuale richiesta di risarcimento danni dei rosanero: “Potrebbe chiedere in base alle norme una situazione che legittimi il fatto di non avere potuto partecipare in relazione ad un iter comunque breve. Bisognerà capire se la decisione in secondo grado sarà in linea con ciò che ha detto il TFN oppure no. Io sicuramente prima di prendere una decisione del genere avrei approfondito meglio le carte. Sono sempre abituato a contare fino a trenta prima di prendere un provvedimento del genere. Sarei stato un po’ più prudente“.
Su cosa potrebbe fare la Federazione, capitanata dal presidente Gravina: “Credo che la FIGC stia approfondendo il problema di natura giuridica. A breve ci sarà un Consiglio Federale e mi sembra che ci siano tutte le condizioni per ottenere un momento di confronto e capire meglio le situazioni in essere. Da parte di tutti ci vorrebbe meno propaganda, il calcio è un fatto di comunicazione ma anche se fai comunicazione i problemi restano. Quando ci fu il problema Parma si disse che non ci sarebbero stati più problemi e invece questi sono anche aumentati. Sarebbe opportuno evitare di fare propaganda. Comunque ho grande fiducia nel Presidente Gravina che nei limiti della sua titolarità sa governare al meglio“.