Palermo, il dg Lucchesi: “Non sono pienamente soddisfatto di quanto sia stato deciso, volevo giocarmi la A. Zamparini? Abbiamo chiuso con il passato”
PALERMO LUCCHESI – Il dg del Palermo Fabrizio Lucchesi ha parlato alla trasmissione “La partita sul 13“, in onda su TRM, soffermandosi sulla situazione che vede coinvolti i rosanero, a seguito della decisione degli organi federali che, nelle ultime ore, hanno ridisegnato la classifica dei rosanero e dell’intero campionato cadetto. Queste le sue dichiarazioni riportate da […]
PALERMO LUCCHESI – Il dg del Palermo Fabrizio Lucchesi ha parlato alla trasmissione “La partita sul 13“, in onda su TRM, soffermandosi sulla situazione che vede coinvolti i rosanero, a seguito della decisione degli organi federali che, nelle ultime ore, hanno ridisegnato la classifica dei rosanero e dell’intero campionato cadetto. Queste le sue dichiarazioni riportate da ForzaPalermo.it:
“«I pericoli sono per noi sono assolutamente soluzionati, i problemi e gli interrogativi che si sono creati dopo l’arrivo della nuova proprietà sono stati tutti superati, domani andiamo convinti di poter ottenere anche questa soluzione, e ci augiriamo sia un ulteriore problema che possiamo mettere alle spalle. Era scontato che la la Procura avrebbe fatto ricorso, anche noi avremo da dire la nostra perché mezzo milione di multa, dopo aver perso i playoff che avremmo giocati da terzi, invece di spenderli così vanno spesi nel Palermo, per fare una grande squadra».
“Sicuramente non ce l’aveva nessuno con noi, ne ha pagato di fatto la città di Palermo, la sua tifoseria e anche la nuova proprietà perché sono arrivati nella bellissima giornata di Cittadella, con una speranza remota addirittura di sperare nella serie A e due giorni dopo ti ritrovi in Serie C. Ha penalizzato tutti, soprattutto questa grande città che in realtà poi si è schierata forte e compatta con tutte le sue componenti, imprenditoriali e politiche, sportive e tifosi e questa unione, insieme all’ottimo lavoro dei professionisti, ci hanno ridato la B. Resta il fatto che ora dobbiamo essere contenti di questo bicchiere mezzo pieno, potevamo meritare di più ma è importante adesso andare avanti e da lunedì iniziare a parlare di calcio».
«Abbiamo l’ambizione di essere protagonisti, ma tra il dire e il fare c’è bisogno di lavorare sodo. Non dobbiamo dimenticarci però che c’è da sanare una società, dobbiamo sanare tutte le situazioni debitorie. Dobbiamo avere una logica di impresa, con l’ambizione di vincere, ma bisogna tenere anche un occhio ai conti. Nelle dichiarazioni pubblche della nuova proprietà si è vista chiarezza e trasparenza. Parliamo di essere protagonisti, vogliamo essere ambiziosi, ma non possiamo essere sicuri di vincere. Dobbiamo tenere conto prima della realtà economico-finanziaria del club. Chiarezza e trasparenza saranno caratteristiche chiave di questo progetto».
«Se hanno trattato meglio altre società rispetto al Palermo? Credo di sì, è difficile fare paragoni, ed entrare nel merito degli altri è anche un segno di debolezza, non mi interessa cosa hanno fatto agli altri. Io sono un uomo di sport, volevo fare i play-off e andare in A. Bisogna accontentarsi ma non possiamo essere contenti, secondo me hanno trattato meglio altre squadre ma da uomo di sport accetto quanto è successo e andiamo avanti».
«I giovani sicuramente verranno ma non vanno bruciati, vanno aiutati nel loro processo di crescita. Il settore giovanile verrà curato con attenzione. Foschi? È il nostro direttore sportivo e vogliamo che rimanga tale, perché nutriamo stima nei suoi confronti e lo conosco da trent’anni. Deve solo capire che ruolo ricopre in questa struttura organica che lavora come un team, capire come funziona questa nuova proprietà, stiamo parlando e se dovesse andare via saremmo molto dispiaciuti. Definita la posizione di Foschi parleremo anche con Delio Rossi, vogliamo iniziare un nuovo ciclo e dobbiamo fare tante valutazioni prima di considerare tutto».
«La scelta di mantenere De Angeli e Foschi nasce dalla stima di due professionisti di comprovata esperienza in ambito nazionale e calcistica. Hanno una conoscena di questo club come pochi, e meno male che ci sono loro perché se non hai gente come loro perdi una stagione solo per capire come funziona l’azienda. Adesso devono rientrare e stare all’interno di un contesto organizzato e di una struttura imprenditoriale, siamo sicuri che riusciranno a fare questo. Su Zamparini non so davvero più come rispondere: abbiamo cambiato tutto il Cda, c’è una nuova proprietà, chi vuole bene al Palermo deve convincersi che con il passato è finita, basta dietrologie».