ESCLUSIVA PSB – Marrone (TuttoC): “E’ stato un campionato di C anomalo. D’Angelo determinante per il Pisa”
MARRONE ESCLUSIVA – La nostra redazione ha contattato in esclusiva Claudia Marrone, giornalista di TuttoC e Tuttomercatoweb, per parlare della stagione e della promozione ai play off del Pisa. La scorsa stagione è finita con un triste epilogo. Cosa è cambiato in quest’anno? “L’epilogo è stato brutto, ma ha rispecchiato l’intera stagione. Cambiare tre allenatori in […]
MARRONE ESCLUSIVA – La nostra redazione ha contattato in esclusiva Claudia Marrone, giornalista di TuttoC e Tuttomercatoweb, per parlare della stagione e della promozione ai play off del Pisa.
La scorsa stagione è finita con un triste epilogo. Cosa è cambiato in quest’anno?
“L’epilogo è stato brutto, ma ha rispecchiato l’intera stagione. Cambiare tre allenatori in una stagione è indice di poca programmazione, programmazione che è mancata e si è visto. Non è tanto colpa dei Corrado, che hanno avuto il difetto di affidarsi alle persone non giuste, ma anche al fatto che dovevano risolvere le beghe lasciate dall’ancora precedente gestione Lucchesi-Petroni, che i Corrado hanno ereditato. Quest’anno hanno iniziato a programmare come si deve e con persone altamente competenti. E, da questa programmazione, sono iniziati i primi passi. Si può dir tutto, ma nel calcio la programmazione è fondamentale. E questo lo ha dimostrato il Pordenone. La cosa che più è cambiata è il tipo di programmazione, che è stata fondamentalmente vincente.”
Per coloro che non seguono la Lega Pro, che stagione è stata?
“Il Pisa è finito nel girone falcidiato da tutte le vicende estive di ripescaggi e riammissioni perchè, eccezion fatta per Catania e Ternana, tutte le squadre coinvolte in queste bagarre erano nel girone A, girone che ovviamente ha risentito di tutta la situazione e di tutti gli slittamenti. La Virtus Entella ha iniziato il campionato con dieci giornate di ritardo e aveva molte gare da giocare. Di conseguenza, si sono giocate partite d’andata nel girone di ritorno ed è chiaro che questo ha alterato gli equilibri del Pisa, ma anche di tutto il girone. Disputare con così tanto ritardo lw partite d’andata, ha fatto sì che non si giocassero con gli stessi presupposti con cui si sarebbero giocate mesi prima. E’ stato un campionato anomalo. Non dico non veritiero perchè credo che, alla lunga, il campo abbia rispettato i valori delle varie compagini. Qualcosa però si sarebbe potuto vedere se si fosse svolta in maniera regolare. E’ stata una sorta d’anno zero, o almeno così ci auguriamo.”
Cosa ne pensi di D’Angelo? Che voto daresti al lavoro svolto?
“Al di là del fatto che è una persona molto seria e professionale, D’Angelo è un grande lavoratore, umile e un intenditore di calcio. Ad Agosto si è trovato una squadra che sembrava una cozzaglia di giocatori messi insieme a caso, tra cui tanti ragazzi giovani. Non è stato semplice portarlo avanti con la piazza che si lamentava perchè Pisa è una piazza ambiziosa, una che vuole sempre ottenere grandi risultati anche in tempo piuttosto breve. Nonostante i malumori, D’Angelo ha saputo fare da scudo su tutto. E’ un uomo di poche parole, ma sempre quelle giuste, e di tanti fatti che, alla fine, sono quelli che contano perchè le parole sono spesso un semplice pagliativo. Ripeto, non è stato semplice gestire la prima parte di stagione dove c’era da mettersi le mani nei capelli non per colpa del progetto, ma perchè anche il DS Gemmi ha dovuto prima risolvere le grane passate. Voto? 10 e lode.”
Dividerei la stagione in due. Qual è stato il momento di svolta?
“La stagione del Pisa è iniziata con il mercato di riparazione. Come già ti ho detto, Gemmi ha dovuto “risistemare” i danni altrui ed è chiaro che, tanto tempo, è stato perso in questo lavoro, che però andava fatto perchè non puoi lavorare sul nuovo fino a quando non hai sistemato il vecchio. Una volta risolte al meglio e nel miglior modo possibile, il direttore sportivo ha iniziato a lavorare e si è visto il vero Pisa. I numeri di D’Angelo parlano per lui perchè ha diciassette risultati utili consecutivi in campionato e sei nei play off. Nel girone di ritorno quaranta punti centrati, meglio dei neroazzurri solo l’Entella. E, inoltre, ha conquistato il record di vittorie in trasferta, ossia 11. Il girone di ritorno è stata la vera svolta del Pisa.”
Top3: Chi sono i tre migliori giocatori?
“Sceglierne solo tre non è facile. Comunque, direi Gucher, De Vitis e Di Quinzio. Aggiungerei anche Gori. Ha iniziato bene e finito benissimo, ma è stato discontinuo rispetto agli tre menzionati.”
Qual è stato il fattore determinante che ha permesso al Pisa la promozione in questi play off?
“Il fattore determinante è stato Mister D’Angelo. Spesso si dice che l’allenatore non è determinante ma, in casa Pisa, è stato molto importante. In questi play off ha sbagliato veramente pochissimo.”
Sabato scopriremo l’ultima promossa in cadetteria. Cosa ti aspetti da Trapani-Piacenza?
“Mi aspetto una partita molto combattuta, giocata sul filo di nervi e sugli episodi, come è stata Triestina-Pisa. Essendo terminata in parità, si riparte da zero ma con molta più tensione e carica agonistica. Mi aspetto una partita ben giocata, visto che entrambe giocano un bel calcio. Vincerà la migliore? Non so dirlo. Mi “preoccupa” un po’ la situazione societaria in casa Trapani, ma non credo che inciderà sul rettangolo di gioco visto i risultati ottenuti.”
Come pensi che si attrezzerà la società in vista della prossima stagione?
“E’ stato molto produttivo riconfermare in tempi non sospetti Luca D’Angelo, facendogli prolungare il suo contratto che era in scadenza a Giugno. Ripartire dal Mister è ciò che la società doveva fare anche in virtù di una nuova programmazione. Credo che, anche sulla base che c’è stata quest’anno, si potrà lavorare. E’ chiaro però che la rosa andrà rinforzata. Andrei a irrobustire la linea difensiva, che è stata il tallone d’Achille a inizio stagione, e rivedrei anche l’attacco. Si dovrà capire anche la volontà di Moscardelli, ma non ho ancora sentito dire nulla su un suo eventuale addio. Penso che potrà giocare, ma non penso potrà reggere i ritmi di Serie B. Darei a un’opportunità al resto del reparto, però qualche tassello potrebbe servire. Mi piacerebbe vedere in neroazzurro Caccavallo (Carrarese) e Rico (Monza), nomi che sono usciti in questi giorni.”
Che Serie B ti aspetti?
“Mi aspetto un’estate caotica sulla falsa riga della scorsa. C’è ancora in ballo il ricorso del Venezia, si dovrà valutare la situazione del Palermo e, in caso salisse il Trapani, bisognerà anche vedere la situazione societaria del club siculo. Mi voglio augurare che, quest’estate, si possa parlare del rettangolo di gioco e del mercato. Sarà bello vedere le nuove piazze che si affacciano alla cadetteria e vedere nuovamente gli stadi un po’ più pieni perchè coinvolti dall’entusiasmo, non mi riferisco solo a Pisa. Penso al Pordenone che è la prima volta in B e all’Entella che, nonostante le mille difficoltà, è riuscita a conquistare la promozione. Con gli anni il livello della Serie B si è abbassato ma, visto le tre retrocesse dalla Serie A, sarà un campionato sufficientemente avvincente e divertente. Mi incuriosiscono molto di queste realtà. Sono curiosa di vedere come verrà accolta l’Entella dagli organi federali, che l’hanno veramente maltrattata in ogni modo la scorsa estate. Mi fa piacere rivedere il mio Pisa in B, dopo tre anni e dopo una stagione disastrata all’ultima di B con Gattuso che ha cercato di salvare il salvabile, anche se di salvabile c’era veramente ben poco. Mi piacerebbe vedere il Pordenone anche per capire come questa società, società che è stata uno dei simboli e a mio parere una società modello per la programmazione, come si muoverà. Inoltre, ha uno dei direttori sportivi emergenti più promettenti, Matteo Lovisa. I presupposti per vedere del buon calcio ci sono, spero però che non vengano martoriati, come è stato la scorsa estate con le vicende extra-campo.”