Iscrizioni Serie B: al Trapani manca il certificato di onorabilità, il punto. Sul Chievo…
ISCRIZIONE TRAPANI CERTIFICATO ONORABILITA’ – La Covisoc si è espressa per ciò che concerne le iscrizioni ma i dubbi e le incertezze non cessano. Stando a quanto riferisce la Gazzetta dello Sport, infatti, al Trapani mancano i requisiti di onorabilità: la Covisoc non ha ritenuto opportuno bocciare l’iscrizione ma l’iter è ancora in corso. I […]
ISCRIZIONE TRAPANI CERTIFICATO ONORABILITA’ – La Covisoc si è espressa per ciò che concerne le iscrizioni ma i dubbi e le incertezze non cessano. Stando a quanto riferisce la Gazzetta dello Sport, infatti, al Trapani mancano i requisiti di onorabilità: la Covisoc non ha ritenuto opportuno bocciare l’iscrizione ma l’iter è ancora in corso. I requisiti per avere il certificato di onorabilità sono i seguenti e, di fatto, sono i punti su cui si è appellata la domanda di riammissione alla B da parte del Padova:
2. Requisiti di onorabilità.
I soggetti interessati alle Acquisizioni (di seguito: Acquirenti):
– non devono avere riportato condanna, con sentenza passata in giudicato, a pena detentiva per i reati puniti con pena edittale massima superiore a 5 anni;
– non devono avere riportato condanna, con sentenza passata in giudicato, a pena detentiva per i reati di cui alla L. 401/1989 ed alla L. 376/2000;
– non devono avere riportato condanna, con sentenza passata in giudicato, a pena detentiva per i reati di truffa ed appropriazione indebita;
– devono sottoporsi, con esito favorevole, alle verifiche antimafia di cui al D. Lgs. 159/2011 e successive modifiche.
– non devono aver ricoperto, negli ultimi cinque anni, il ruolo di socio e/o di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.
Per quanto riguarda il Chievo, invece, i clivensi hanno azzardato: i soldi utilizzati per l’iscrizione, infatti, sono quelli della cessione di Bani il cui 50% è poi finito nelle casse della Pro Vercelli ma, al momento della domanda, i fondi erano tutti nelle mani veronesi e la Covisoc non si è opposta.