2 Agosto 2019
Serie B, la presentazione dei calendari sarà condotta da Monica Bertini
Giovane, ma con tanta Serie B già da raccontare. Lei questo calendario lo definisce ‘la mia luce dell’estate’ e anzi va oltre dicendo che riprendere a raccontare di calcio da un evento così importante come la presentazione della stagione le fa capire come la B sia, inevitabilmente, nel suo destino. Lei è Monica Bertini, giornalista e […]
Giovane, ma con tanta Serie B già da raccontare. Lei questo calendario lo definisce ‘la mia luce dell’estate’ e anzi va oltre dicendo che riprendere a raccontare di calcio da un evento così importante come la presentazione della stagione le fa capire come la B sia, inevitabilmente, nel suo destino. Lei è Monica Bertini, giornalista e volto noto di Sportitalia, poi Sky quindi Mediaset. Una che la Serie B l’ha raccontata dal campo per diversi anni, che la conosce e che la apprezza: ‘Ha quel tocco di passione che la rende genuina e per questo così affascinante’. Martedì Monica avrà il compito di condurre la serata di Ascoli nella bellissima cornice del chiostro di San Francesco: ‘Immagino una serata col sorriso, molto calorosa come sanno essere le piazze della Serie B. La vedo come un momento di grande coinvolgimento per tutti gli appassionati e di un’attesa, quella che ci impone l’estate, che si interrompe dando il benvenuto alla nuova stagione ‘.
Parmigiana, racconta la sua carriera facendo un opportuno parallelismo col calcio, ‘il sogno da bambina di diventare una giornalista che racconta questo sport, quindi l’allenamento per arrivare al traguardo seguendo le partite da appassionata, le ‘giovanili’ rappresentate dalle tv locali, infine il ‘professionismo’ delle reti nazionali’.
Se chiedi di lei, risponde con molta modestia: ‘So fare poche cose ma lavoro tutto il giorno per farle sempre meglio’, mentre se il discorso si sposta su come il calcio debba restare al passo con i tempi lei sfodera tutta la sua proverbiale semplicità e controvertendo chi la vuole esempio moderno di modelli di comunicazione e marketing, propone una ricetta che sa di tradizione: ‘Cercare un contatto ravvicinato con le persone, con la gente, promuovere attività collaterali in cui tifosi e giocatori possano essere uno accanto all’altro; il calciatore deve essere sì il beniamino ma anche l’uomo qualunque, il vicino della porta accanto. E la B in tutto questo è maestra’.
Appunto la Serie B: ‘Mi piace perché emoziona, perché non lascia nulla di scontato e perché è incerta fino al 90′. È bella perché nascono qui molti giocatori, li vedi ancora ingenui e quando faranno strada li ricordi come erano agli inizi della loro carriera e tutto ti sembra diverso’.
Fonte: legab.it