20 Agosto 2019

ESCLUSIVA PSB – Mister Apolloni: “La B è un campionato complicato. Ho un gran ricordo di Cordaz, Coda e Ciofani. Sul Trapani e Corapi…”

ESCLUSIVA PSB APOLLONI – In esclusiva, ai nostri microfoni è intervenuto mister Luigi Apolloni, ex tecnico di Parma, Modena e Gubbio tra le altre squadre. Ecco l’intervista completa. Salve Mister, ormai siamo ad una settimana scarsa dal via della stagione. Secondo lei, chi parte favorito ai nastri di partenza e può davvero raggiungere la Serie […]

ESCLUSIVA PSB APOLLONI – In esclusiva, ai nostri microfoni è intervenuto mister Luigi Apolloni, ex tecnico di Parma, Modena e Gubbio tra le altre squadre. Ecco l’intervista completa.

Salve Mister, ormai siamo ad una settimana scarsa dal via della stagione. Secondo lei, chi parte favorito ai nastri di partenza e può davvero raggiungere la Serie A?

“E’ un campionato abbastanza difficile, complicato. Sono tutte attrezzate. Ci possono essere squadre come il Frosinone, che magari, essendo retrocesse, hanno l’intenzione di tornare subito su. Anche il precampionato che hanno fatto i Ciociari è stato buono. Il Perugia per il blasone che ha, avrà tanta voglia di tornar su. L’Empoli stesso, tra le retrocesse, ha una struttura e una squadra in grado di tornare subito in A. Stesso concetto vale per il Benevento. Tra le neopromosse il Pisa può essere la sorpresa”.

Tra i giocatori che lei ha allenato, possiamo annoverarne alcuni che militano in massima serie come Lapadula, Immobile, Antonio Donnarumma, Mario Rui. E moltissimi altri che giocano in B. In particolare le cito tre nomi: Cordaz del Crotone, Coda del Benevento e Ciofani della Cremonese. Che ricordo serba di questi giocatori e che apporto daranno alle rispettive squadre di appartenenza?

“Cordaz e Coda entrambi lì ho avuti in Slovenia, al Nova Gorica, dove abbiamo vinto la coppa locale, la coppa slovena. Ed ho un ricordo bellissimo perché ho trovato oltre che due giocatori forti che hanno dimostrato negli anni di aver fatto un percorso importante, a partire da quell’annata lì, riuscendo ad affermarsi e a venire fuori, due uomini, due ragazzi straordinari su cui le società possono contare. Daniel Ciofani l’ho avuto pochi mesi al Gubbio. Purtroppo non ha reso tantissimo con me, perché veniva da un infortunio, anche se l’ho sempre ritenuto un grandissimo attaccante. Alla pari di Cordaz e Coda, si tratta di un ragazzo straordinario che ha a cuore la squadra per cui gioca e dà tutto per la maglia. Ha voluto cambiare aria, ha voluto mettersi in discussione in una realtà diversa come Cremona, dopo aver fatto benissimo al Frosinone”.

Nell’esperienza al Parma, ha allenato anche Corapi, una delle colonne portanti del Trapani. Cosa può dare ai siciliani e questi riusciranno, tra le neopromosse, a salvarsi, fermo restando la difficoltà di fare un pronostico, in un campionato, come detto da lei, molto complicato?

“Per quanto riguarda Ciccio, ho trovato un altro ragazzo eccezionale, ancora amato dai tifosi del Parma, perché è uno di quei giocatori che quando entra in campo, prende per mano la squadra con il suo impegno, la sua corsa, il suo cuore, le sue qualità. Il Trapani può essere una realtà importante anche per lo stesso Corapi, che non è riuscito a Parma a ritagliarsi uno spazio in B e quindi per lui può essere un’opportunità incredibile e penso che la sfrutterà al massimo perché ha voglia di far vedere che, in questa categoria, ci può stare. Il Trapani cercherà di avere l’obiettivo di rimanere in categoria, e lo farà con tutti i mezzi disponibili, passando attraverso la mentalità di un giocatore come Corapi”.

Per finire, fra poco inizia il campionato, caratterizzato l’anno scorso da un caos enorme sia all’inizio che alla fine, culminato con i fallimenti del Palermo e del Foggia, situazione vissuta anche dal Parma che è riuscito poi a tornare dove gli compete. Che idea si è fatto di tutto ciò?

“Ma vedi purtroppo ci sono delle regole che dovrebbero essere messe in pratica e non lo sono. Lo stesso si dica per i controlli che dovrebbero dare certezze e garanzie, e non sempre sono stati condotti in maniera attenta. Io penso che il calcio italiano sia una risorsa importante non solo a livello nazionale, ma anche a livello mondiale. L’Italia è sempre stato un paese dove sia i calciatori che arrivano, che i calciatori che vanno all’estero, sia gli allenatori hanno sempre portato un valore aggiunto in tutti i posti dove son stati. Occorrerebbero dunque regole ferree per dare ancora maggior lustro al sistema e permettere finalmente di uscir fuori da questa trappola in cui spesso le società e la Lega cadono, senza riuscire a dare una visibilità chiara e sincera di quello che è il valore assoluto del calcio italiano”.

 

FONTE FOTO: golditacco.it