ESCLUSIVA PSB – Cagni: “Allenatori giovani? Spero presi con convinzione e non per altro. Su Italiano e Inzaghi…”
CAGNI SERIE B – Recordman di presenze in Serie B da giocatore e molte stagioni in cadetteria da allenatore, Gigi Cagni è un veterano della categoria e la sua esperienza è riconosciuta da tutti gli addetti ai lavori. Per parlare di questo campionato e di alcuni tecnici, la nostra redazione lo ha raggiunto in esclusiva. […]
CAGNI SERIE B – Recordman di presenze in Serie B da giocatore e molte stagioni in cadetteria da allenatore, Gigi Cagni è un veterano della categoria e la sua esperienza è riconosciuta da tutti gli addetti ai lavori. Per parlare di questo campionato e di alcuni tecnici, la nostra redazione lo ha raggiunto in esclusiva. Ecco l’intervista completa:
Mister lei ha fatto esordire da calciatore Italiano tecnico emergente ora allo Spezia. È un caso che molti registi, come Corini e Liverani, si trasformano in tecnici dalle grandi idee?
“Non è assolutamente un caso ed anche io ne sono l’esempio: ho giocato prima difensore e poi da libero e da lì è nato il Cagni allenatore. Nel ruolo che ha avuto Italiano la visione del campo è diversa rispetto a tutte le altre posizioni: si ha la totale conoscenza degli spazi e dei tempi in campo e per giocare in quella posizione serve tanta personalità. Italiano ce l’ha e la stessa caratteristica ce la si porta anche in panchina”.
Inzaghi, che ha allenato da giovanissimo, ha accettato la sfida Benevento: che stagione si aspetta?
“Pippo ha fatto un percorso e Benevento ne è una parte. Tolta la parentesi Milan col Venezia ha vinto ed in B ha fatto benissimo meritandosi la chance di Bologna dove purtroppo non è andata alla grande. Ora cerca il rilancio a Benevento e sa che non può sbagliare: la società lo ha voluto a tutti i costi e vuole vincere il campionato. Questa estate l’ho incontrato ed è molto determinato e consapevole di ciò che c’è da fare”.
Questa Serie B ha visto al via 9 tecnici esordienti su 20: è un segnale di cambiamento?
“Mi auguro che le società puntino sui tecnici giovani per le loro idee, la loro bravura ed il loro futuro e non per altro. Spesso, anche in passato, capita che società si affidino a tecnici giovani solo per questioni economiche così, in corso d’opera, non avere problemi per esoneri. Mi auguro che non sia così e spero che i tecnici giovani presenti in questa B riescano ad imporre le idee che hanno”.