Salernitana, Ventura: “Abbiamo pochi cambi. Allenarsi al Mary Rosy è diventato impossibile”
VENTURA SALERNITANA – Il tecnico dei granata Ventura, ha parlato in vista del match contro il Venezia. Ecco le sue parole riportate da salernitananews.it: “Questi siamo rimasti, c’è solo da capire cosa fare, cercando di non depauperare le caratteristiche di giocatori. Il problema è quello riscontrato col Frosinone, non abbiamo tanti cambi per gestire la […]
VENTURA SALERNITANA – Il tecnico dei granata Ventura, ha parlato in vista del match contro il Venezia. Ecco le sue parole riportate da salernitananews.it:
“Questi siamo rimasti, c’è solo da capire cosa fare, cercando di non depauperare le caratteristiche di giocatori. Il problema è quello riscontrato col Frosinone, non abbiamo tanti cambi per gestire la partita, anche l’undici iniziale sarà frutto dello stato di salute del gruppo. magari c’è chi è più portato a entrare a gara in corso. In questi giorni mi sono arrabbiato, perché purtroppo il campo non ci permette di giocare, dobbiamo trovare una soluzione. La palla salta e il giocatore si innervosisce, diventa difficile allenarsi. Bisognerà trovare al più presto un’alternativa, è diventato impossibile. Giocherà Giannetti con Djuric, Jallow non è in grado di fare 90’, lo stiamo aspettando come altri. Migliorare in zona gol? Djuric non ha mai fatto 25 gol, non possiamo metterci in competizione con i numeri di Coda o con gente che viaggia dai 16 gol in su. Significherebbe infierire, abbiamo altri obiettivi altrettanto importanti, se noi li centriamo, i numeri diventano secondari. A Venezia ci attende una verifica estremamente importante per noi, dobbiamo imparare che la sosta serve per recuperare energie fisiche e nervose ed essere ancora più determinanti. Mi aspetto risposta importante da questo gruppo che non mi ha mai deluso. Ho ricordato ai giocatori che noi facemmo la prima di Coppa Italia e poi una partitella il giovedì bruttissima: lì ho capito che non c’era l’abitudine al complimento. Dopo la prima sosta, giocammo col Benevento col rammarico non di aver perso, ma di non aver fatto quel che eravamo in grado di fare. Al Penzo capiremo se siamo migliorati. Non abbiamo continuità nell’arco dei 90’, se analizziamo le nostre precedenti partite. Abbiamo margini mostruosi di miglioramento. Stiamo pagando un po’ il fatto di non aver mai avuto 6-7 giocatori: un mese lo sopporti, alla lunga però soffri, perché chi gioca sempre non demerita ma ha bisogno di rifiatare. Il secondo tempo col Frosinone è chiarissimo. Nello stesso tempo ho ricevuto ulteriori conferme sulla bontà di questo gruppo che ha tanta voglia di lavorare e progredire anche attraverso le difficoltà. Qualche mese fa esse potevano essere catastrofi, oggi sono mezzi per migliorare: così si costruiscono gli zoccoli duri di una squadra”.