Salernitana, Ventura: “Dobbiamo lavorare per dare mentalità”
VENTURA SALERNITANA – Gian Piero Ventura ha parlato in conferenza stampa, in vista del match contro il Perugia. Ecco le sue parole, riportate da salernitananews.it: “Giannetti? Niente di gravissimo però è un po’ affaticato e il rischio è di andarci sopra e peggiorare. Mi auguro di averlo, se non per il Pisa, almeno per l’Entella. […]
VENTURA SALERNITANA – Gian Piero Ventura ha parlato in conferenza stampa, in vista del match contro il Perugia. Ecco le sue parole, riportate da salernitananews.it:
“Giannetti? Niente di gravissimo però è un po’ affaticato e il rischio è di andarci sopra e peggiorare. Mi auguro di averlo, se non per il Pisa, almeno per l’Entella. Non c’è sfortuna. L’esperienza o meno del calciatore può aiutare: Kiyine aveva i flessori carichi, ha recuperato martedì e mercoledì stava bene, invece Giannetti non ha detto niente e il muscolo è peggiorato. Questo fa parte della crescita dei giovani. Ho un rapporto di reciproca fiducia, saltare un allenamento non vuol dire saltare la partita. Abbiamo avuto carichi sui flessori, Cicerelli sui gemelli. Se giochi tutte le partite senza cambi è evidente che chi non è abituato a certi carichi possa pagare. Non dobbiamo vivere alla giornata, ma lavorare per dare una mentalità. Oggi partecipiamo ma vogliamo presentarci bene, per farlo bisogna creare i presupposti. Abbiamo vinto solo una volta in casa ma devo andare oltre, non siamo partiti con l’obbligo di fare una fuga solitaria o vincere il campionato. Il lavoro va avanti, lo step successivo non si fa con un allenamento o con una partita. Cambio modulo? Se cambiare significa cambiare tatticamente sì, se significa passare a 4 dietro no, perchè oggi non siamo in grado di farlo. Il centrocampo a quattro si può fare. La Serie B non lo vedevo da anni, sono squadre e giocatori per me nuovi. In B si mischia la qualità di alcune squadre con l’organizzazione. C’è chi ha più organizzazione e cerca di colmare il gap e viceversa, l’optimum sarebbe avere entrambi. Credo sia presto per parlare di valori, nel giro di 3 punti ci sono 10 squadre, il campionato deve ancora prendere corpo. Il Perugia era partito per fare un campionato importante, magari un gradino sotto rispetto a Benevento e quelli che hanno investito molto economicamente. Ha giocatori di qualità. Forse è la squadra più particolare rispetto alle altre che abbiamo incontrato, gioca in maniera diversa dalle altre avversarie che erano più decifrabili. Cercheremo di fare una buona partita, la gara mi incuriosisce molto, voglio vedere se siamo capaci di leggere le situazioni. A Venezia abbiamo fatto alcune cose buone ma non siamo mai stati chirurgici, abbiamo esposto delle situazioni che siamo concettualmente in grado di fare ma da cui dobbiamo raccogliere qualcosa. Mentalità, esperienza, l’aspetto caratteriale dal punto di vista tecnico, la leadership non sono cose esagerate in questa squadra. Dobbiamo lavorare, arriverà un momento in cui arriveremo tutte queste cose”.