2 Novembre 2019

Da Cruz illude l’Ascoli, Rigoni nel finale salva il Venezia

Un colpo di testa di 88° di Zigoni evita al Venezia la terza sconfitta consecutiva e nega all’Ascoli una vittoria che avrebbe portato i bianconeri momentaneamente al secondo posto (con il Perugia). Risultato nel complesso giusto anche se la formazione di Zanetti ovviamente può rammaricarsi per una vittoria sfumata proprio nel finale. Era stato Da […]

Un colpo di testa di 88° di Zigoni evita al Venezia la terza sconfitta consecutiva e nega all’Ascoli una vittoria che avrebbe portato i bianconeri momentaneamente al secondo posto (con il Perugia). Risultato nel complesso giusto anche se la formazione di Zanetti ovviamente può rammaricarsi per una vittoria sfumata proprio nel finale. Era stato Da Cruz su rigore, a metà ripresa, a portare avanti i bianconeri e, probabilmente, ad aprire un pericoloso caso. Perché il giovane attaccante olandese ha voluto a tutti i costi tirare il rigore, provocando la brutta reazione del fantasista serbo. Che non ha nascosto la propria irritazione, chiedendo ed ottenendo l’immediata sostituzione. Ninkovic ha poi abbandonato il campo, accompagnato dai fischi, senza neppure avvicinarsi alla panchina.

Al di là di questo brutto episodio, l’Ascoli ha faticato molto con un Venezia molto bravo a far girare palla e pronto, poi, a chiudersi senza lasciare spazio. Ne è venuta fuori una partita bloccata nel primo tempo, privo di vere occasioni da gol, mentre nella ripresa, come le squadre si sono un po’ allungate, sono arrivate le opportunità da una parte e dall’altra. Decisive nel finale anche le sostituzioni, con l’ingresso in campo nei lagunari di Capello, che ha preso in mano l’attacco neroverde (fornendo poi l’assist decisivo), e di Zigoni che ha colpito al primo pallone buono. Colpevole, però, nell’occasione la difesa bianconera che, su un’azione di calcio d’angolo, ha inspiegabilmente lasciato solo in mezzo all’area l’attaccante ospite. Va detto, comunque, che la formazione di Zanetti ha pagato anche e soprattutto il fatto di essersi fatta schiacciare sulla propria tre quarti, dopo aver conquistato il vantaggio.

PRIMO TEMPO

Diversi cambi nell’Ascoli rispetto alla partita di martedì a Perugia. In difesa a sinistra rientra D’Elia al posto di Padoin, mentre a centrocampo turno di riposo per Troiano con l’inserimento di Brlek. In avanti tornano Ninkovic e Da Cruz con Ardemagni. Nel Venezia due sorprese rispetto alle previsioni, con l’inserimento di Lollo a centrocampo e di Montalto in avanti, al posto di Capello.

Avvio molto veloce di gara con le due squadre che provano a giocare senza troppi tatticismi. Ne viene fuori un primo tempo gradevole ma senza particolari opportunità da una parte e dall’altra. Al 10° la potenziale occasione capita sui piedi di Piccinocchi che, solo al limite dell’area, invece di avanzare e concludere serve Ninkovic più avanti ma in chiara situazione di fuorigioco. Al 17° bell’azione in velocità degli ospiti, conclusa con un colpo di testa sul primo palo di Montalto che finisce un paio di metri sopra la traversa. Per vedere un’altra azione pericolosa bisogna attendere il 41° quando, dopo un cross dalla sinistra di D’Elia, Da Cruz prova due volte la conclusione, la prima ribattuta da un difensore, la seconda centrale che Lazzerini blocca senza problemi. Una conclusione a sorpresa da poco oltre il centrocampo di Montalto, che termina alta, di fatto chiude la prima frazione.

SECONDO TEMPO

La ripresa si apre senza novità nelle due formazioni ma con le due squadre che sembrano più decise a cercare la posta piena. E dopo 2 minuti l’Ascoli costruisce un’ottima opportunità con una discesa sulla sinistra di Da Cruz che, dal fondo, mette dietro per Nimkovic che, dal dischetto del rigore, conclude quasi a colpo sicuro ma Casale respinge. Al 6° spunto di Aramu che, dal vertice sinistro dell’area, cerca Montalto sul secondo palo ma è bravissimo Gravillon di testa ad evitare il peggio. Al 15° Venezia ad una passo dal vantaggio con un perentorio colpo di testa di Casale, su una punizione dalla tre quarti, respinto dal palo, con Leali nettamente battuto. Due minuti dopo è la volta dell’Ascoli ad andare ad un passo dal vantaggio con quella che probabilmente è la più bella azione della partita. Pucino avanza e serve in verticale sulla Da Cruz che in velocità supera un avversario, arriva sul fondo e serve a centro area il liberissimo Ninkovic che colpisce ancora a colpo sicuro, spiazzando il portiere, ma Modolo in scivolata riesce a toccare con la punta del piede e mettere in angolo.

I bianconeri, però, riescono poco dopo il 20° a sbloccare la partita. Crossa dalla sinistra di D’Elia, contatto in area tra Maleh e Cavion che Ayroldi, tra le proteste dei giocatori del Venezia, considera falloso. Rigore che, dopo un brutto litigio con Ninkovic, Da Cruz realizza con precisione. Il fantasista serbo imbufalito chiede vistosamente il cambio e, sostituito, abbandona il campo senza neppure avvicinarsi alla panchina. Gli ospiti non ci stanno e si buttano in avanti alla ricerca del pari, Dionisi manda in campo Capello che entra subito con decisione. Al 34° veloce azione condotta da Aramu, palla a Capello che, con un tocco di prima, libera al limite dell’area Lollo che va subito alla conclusione, con palla deviata (forse con una mano) da D’Elia. Il Venezia chiede il rigore ma Ayroldi concede giustamente (se il tocco c’è stato la mano era comunque attaccata al corpo). Due minuti dopo è Capello a provarci dai 25 metri, con palla che termina fuori. Dionisi inserisce anche Zigoni per dare peso al suo attacco, i lagunari spingono, l’Ascoli non riesce più a ripartire e, quasi inevitabilmente, subisce il pareggio.

E’ il 41° quando Fordilino, troppo solo al limite dell’area, conclude con violenza ma trova Leali pronto alla respinta in tuffo. Sulla palla si avventa Bocalon che viene, però, anticipato da Pucino che riesce a mettere in angolo. Che il Venezia batte corto su  Capello che salta un avversario e, dal vertice sinistro dell’area, con un perfetto cross trova liberissimo al limite dell’area piccola proprio Zigoni che, di testa, non può sbagliare. Ci sono ancora un paio di minuti più il recupero ma l’Ascoli non ha la forza neppure per provarci, mentre il Venezia, dopo aver visto ad un passo la terza sconfitta consecutiva, si accontenta del pareggio in rimonta.

TABELLINI

Ascoli (4-3-1-2): Leali, Pucino, D’Elia, Brosco, Gravillon, Brlek, Cavion, Piccinocchi, Ninkovic (70° Chajia), Ardemagni (55° Scamacca), Da Cruz (84° Petrucci). All. Zanetti

Venezia (4-3-1-2): Lazzerini, Fiordaliso, Modolo, Cremonesi (27° Casale), Ceccaroni, Fiordilino, Lollo, Maleh (72° Capello), Aramu, Montalto (82° Rigoni), Bocalon. All. Dionisi

Arbitro: Ayroldi

Marcatori: 69° Da Cruz ®, 88° Rigoni

Ammoniti: Fiordilino, Ninkovic, Modolo, Maleh, Pucino, Ceccaroni