Juve Stabia, Russo: “Spero di essere un esempio per i ragazzi di Castellammare. Seduta di laurea? Temevo più la gara contro il Benevento”
RUSSO JUVE STABIA – Vicissitudini societarie a parte, è l’uomo del momento in casa Juve Stabia non solo per ciò che fa vedere sul campo a difesa della porta dei campani, quanto per l’importante traguardo raggiunto recentemente: stiamo parlando di Danilo Russo, estremo difensore delle “Vespe” che solo pochi giorni fa è stato il primo […]
RUSSO JUVE STABIA – Vicissitudini societarie a parte, è l’uomo del momento in casa Juve Stabia non solo per ciò che fa vedere sul campo a difesa della porta dei campani, quanto per l’importante traguardo raggiunto recentemente: stiamo parlando di Danilo Russo, estremo difensore delle “Vespe” che solo pochi giorni fa è stato il primo a conseguire la laurea in “Scienze Motorie-Indirizzo Calcio”. A margine dell’evento svoltosi presso Marina di Stabia per celebrare il prestigioso titolo ottenuto, il neo dottore ha parlato del suo percorso e della coesistenza tra lavoro e studio: ecco le sue dichiarazioni da ViviCentro.it:
“Spero che non sia un esempio solo per i ragazzi di Castellammare ma per tutti i giovani che si affacciano al mondo dello sport e al calcio in particolare e lo vedono come un traguardo. L’obiettivo principale per i ragazzi deve essere la crescita nello sport e nella vita. Inizialmente le gerarchie mi vedevano come secondo pronto ad aiutare la squadra nel suo percorso di crescita. Poi ho avito la possibilità di giocare e ho sfruttato al meglio le occasioni che mi sono state concesse. Speriamo che l’anno che finisce ne porti uno ancora migliore per me. In casa ormai sappiamo cosa fare, fuori casa dobbiamo capire che possiamo pungere e lo dobbiamo mettere in pratica. Dedico la laurea alla mia famiglia. Gli ultimi due anni sono stati un pò bui anche a causa di un infortunio e la mia famiglia mi ha fatto andare avanti e mi ha sempre incoraggiato e lodato, soprattutto mia moglie Beatrice. Di tempo ce n’è poco per un calciatore per studiare soprattutto per me che ho anche due bambini. Però iniziando questo corso di laurea ti appassioni e i bei voti poi fanno il resto. Ti ritrovi alla fine del corso di laurea senza accorgertene praticamente. L’esame di anatomia mi piace tantissimo mentre nell’esame di fisica non sapevo praticamente niente e mi sono dovuto fare aiutare. Gli esami erano durante la settimana, solo la laurea mi ha impegnato il venerdì e mi ha impedito di partecipare alla rifinitura col Benevento ma temevo più la gara col Benevento che la seduta di laurea“.