Latina, Loreti: “Ci saranno cinque tentativi di vendita”
Ecco quanto appreso dal sito del Latina in merito alla conferenza stampa del dottor Vincenzo Loreti e dell’avvocato Luca Pietricola: Loreti: “Abbiamo mantenuto fino ad oggi un riserbo dettato dall’incertezza e dai mutamenti delle situazioni che non ci consentivano di dare notizie. Se il Latina sta continuando a disputare il campionato di B, è grazie […]
Ecco quanto appreso dal sito del Latina in merito alla conferenza stampa del dottor Vincenzo Loreti e dell’avvocato Luca Pietricola:
Loreti: “Abbiamo mantenuto fino ad oggi un riserbo dettato dall’incertezza e dai mutamenti delle situazioni che non ci consentivano di dare notizie. Se il Latina sta continuando a disputare il campionato di B, è grazie alla decisione del Tribunale che ha autorizzato immediatamente l’esercizio provvisorio, cosa che se non fosse accaduta avrebbe avuto una perdita istantanea del titolo.
Il 27 marzo è stata autorizzata la vendita del titolo sportivo: si terranno cinque esperimenti di vendita, tutti quanti da tenersi nel mese di aprile. Il primo è fissato l’11 aprile, a soli 33 giorni dalla data di dichiarazione del fallimento: prezzo base di 1 milione e 280.000 euro. L’ultimo avverrà invece il 27 aprile e il prezzo base sarà di 270.000 euro. L’aggiudicatario, per ottenere l’assegnazione del titolo sportivo, dovrà garantire il cosiddetto debito sportivo, circa 6 milioni di euro di cui 2,7 di arretrati nei confronti dei tesserati. Poi ci sono 2,8 milioni, oltre a 560.000 euro, che sono invece i debiti relativi ai trasferimenti e alle valorizzazioni dei calciatori. Questo è un dato che in prima battuta può sembrare spaventoso, perché il valore è ingente, ma può essere soggetto a non indifferenti riduzioni. Ad esempio per quanto riguarda il debito sportivo dei trasferimenti dei calciatori, sappiamo che Boakye è stato dato alla Stella Rossa, che ha un’opzione di acquisto sul calciatore da esercitare entro il 2018, per cui qualora si esercitasse rientrerebbe un altro milione. Sono tutte situazioni che nel divenire potrebbero portare a una sensibile riduzione di questi 6 milioni. Ovviamente sono tutte cose che andremo a spiegare a coloro che saranno interessati in maniera più approfondita. Stipendi? Noi non abbiamo ancora pagato nulla, perché ovviamente dobbiamo ancora ottenere tutto ciò che serve per poter far fronte ai costi che stiamo accumulando. La prima settimana abbiamo contato solo sugli incassi. Qualora non avessimo avuto i soldi disponibili, ci eravamo impegnati personalmente a pagare le polizze.
Materialmente c’è un’offerta, che però non è ricevibile. Le vendite concorsuali si fanno secondo quello che stabilisce la legge fallimentare, ovvero attraverso procedure competitive. L’offerta a cui fa riferimento, al momento, non la possiamo prendere in considerazione. Ci saranno delle gare. Quando l’asta arriverà a un milione vedremo se manterrà l’impegno assunto. Il termine ultimo sono le ore 12 del giorno precedenti. Magari c’è una data che è successiva al giorno di Pasquetta, ma la busta si deposita il venerdì Santo. Mancini? L’offerta irrevocabile non ha nessun valore, perché dobbiamo fare delle vendite competitive. Se pensa di poter mantenere quell’impegno, quando ci sarà la gara viene e se la aggiudica, altrimenti gareggerà con gli altri”.
Fonte: uslatinacalcio.it