Venezia, Felicioli: “Ieri ho ricominciato a correre. Sono fiducioso. Sulla squadra…”
FELICIOLI VENEZIA – Gian Filippo Felicioli, terzino sinistro del Venezia, scuola Milan, ha parlato ai canali ufficiali della società. Ecco le sue parole: “Il percorso riabilitativo sta andando bene perché la caviglia sta rispondendo positivamente e spero di ritornare il più presto possibile. Sono stati due mesi complicati, perché se da un lato avevo comunque […]
FELICIOLI VENEZIA – Gian Filippo Felicioli, terzino sinistro del Venezia, scuola Milan, ha parlato ai canali ufficiali della società. Ecco le sue parole:
“Il percorso riabilitativo sta andando bene perché la caviglia sta rispondendo positivamente e spero di ritornare il più presto possibile. Sono stati due mesi complicati, perché se da un lato avevo comunque dolore alla parte infortunata, ciò che mi ha rattristato di più è il non aver potuto aiutare i miei compagni sul campo. Ora però sono qui con loro e spero di poter dare il mio contributo il prima possibile. Ieri ho cominciato a correre, il percorso riabilitativo sta andando bene e quindi sono fiducioso. In questo momento sto facendo palestra e fisioterapia con lo staff del club, che è molto preparato. Al mio ritorno mi hanno accolto tutti benissimo e mi ha fatto molto piacere. Ci tengo a ringraziare il direttore, il mister e la società, che mi sono stati sempre vicini, chiamandomi spesso, sono davvero fortunato ad essere circondato da persone del genere perché ti fanno venire voglia di lavorare e dare il massimo. Le prestazioni e il gioco della squadra sono sempre stati buoni, purtroppo in alcune occasioni non siamo riusciti a ottenere il risultato che meritavamo sul campo, lasciando per strada qualche punto, ma il mister sta facendo un ottimo lavoro e i ragazzi sono carichi e motivati dopo la bella vittoria di Perugia, dove siamo stati solidi e compatti. L’importante è ricominciare come abbiamo finito. Il mister è un ottimo motivatore, sa gestire bene il gruppo e la vittoria in Umbria dimostra che la squadra non ha perso la testa nei momenti difficili, mantenendo l’equilibrio e continuando a lavorare con grande intensità”.