Cremonese, Rastelli: “Non voglio più pensare al passato. Lavoriamo per evitare cali e discontinuità”
CREMONESE RASTELLI – Di ritorno sulla panchina della Cremonese a seguito dell’esonero di Baroni, mister Massimo Rastelli ha fatto il punto in casa grigiorossa in occasione della conferenza stampa indetta alla vigilia della gara di Coppa Italia contro la Lazio dimostrando tanta voglia di voltare pagina e di risalire la china in campionato, come riporta […]
CREMONESE RASTELLI – Di ritorno sulla panchina della Cremonese a seguito dell’esonero di Baroni, mister Massimo Rastelli ha fatto il punto in casa grigiorossa in occasione della conferenza stampa indetta alla vigilia della gara di Coppa Italia contro la Lazio dimostrando tanta voglia di voltare pagina e di risalire la china in campionato, come riporta Cuoregrigiorosso.com:
«È come se non fossi mai andato via. Ho ritrovato immediatamente l’armonia di gruppo che c’era fin da prima del mio esonero, è stato semplicissimo rientrare e riprendere il lavoro interrotto tre mesi fa. Domani mi aspetto una prova di grande carattere e voglia, bisogna dimostrare che da ora in poi inizia per noi una nuova stagione. I ragazzi sono stati bravissimi a meritarsi questa vetrina, serve onorarla. La Lazio ovviamente è fortissima, viene da dieci successi di fila ed è in grande condizione psicofisica, ma noi vogliamo ripartire con rinnovato entusiasmo».
«Ho avuto tre mesi abbondanti per pensare a come reagire, è normale che quando si viene esonerati significa che qualcosa è andato storto, non vorrei però guardare al passato. Ho ritrovato naturalmente una squadra con migliore condizione, avendo lavorato per altri tre mesi; cercheremo di portare avanti il lavoro intrapreso con qualche variabile in base agli interpreti».
«Modulo? Sapete come la penso, è importante l’atteggiamento, l’interpretazione: i ragazzi in campo si muovono. La squadra ha vinto e convinto quando le cose sono state fatte in una certa maniera, in sette partite ci sono state 3-4 gare molto belle con prestazioni importanti, trasmettendo un’idea di dove volevamo arrivare; altre gare sono state meno buone e ci sono state sconfitte meritate. La discontinuità di prestazioni e risultati ha pesato, adesso bisogna evitare che succeda ancora.»