Pescara, Fiorillo: “In questo momento della stagione cercherei più unità”
FIORILLO PESCARA DICHIARAZIONI – Vincenzo Fiorillo, portire classe 1990, è certamente uno dei “muri portanti” del Pescara. Dopo le prime due vittorie contro Cosenza e Pordenone, per il delfino, sono arrivate tre sconfitte consecutive: Entella, Cittadella e Crotone. Tutto ciò, aggravato dal passivo di 4-1 contro i calabresi, ha portato tensione all’interno dell’ambiente abruzzese, scatenando, […]
FIORILLO PESCARA DICHIARAZIONI – Vincenzo Fiorillo, portire classe 1990, è certamente uno dei “muri portanti” del Pescara. Dopo le prime due vittorie contro Cosenza e Pordenone, per il delfino, sono arrivate tre sconfitte consecutive: Entella, Cittadella e Crotone. Tutto ciò, aggravato dal passivo di 4-1 contro i calabresi, ha portato tensione all’interno dell’ambiente abruzzese, scatenando, inoltre, la contestazione dei tifosi nei confronti di squadra e società.
Fiorillo, durante la trasmissione A cena con… in onda su rete 8, ha parlato di questa situazione e non solo. Ecco una parte delle sue dichiarazioni riportate da tuttomercatoweb.com: “Non è la prima volta che capita questa situazione negli ultimi anni, e me ne dispiaccio, questo clima fa si che alle volte non ci sia un’atmosfera idilliaca allo stadio, ma noi come squadra non possiamo lamentarci del supporto che viene dato durante le partite: da capitano, mi sento di dire che arriveranno tre mesi importantissimi, forse sarebbe intelligente da parte di tutti sospendere i giudizi e rimandarli a fine maggio. Non dico che siano giusti o sbagliati i pensieri dei tifosi, che è giusto esprimano le loro sensazioni, ma in questo momento della stagione cercherei più unità. Poi accetteremo tutto, anche i giudizi negativi”.
Continua, poi, parlando del cambio di panchina: “Con Zauri abbiamo fatto la maggior parte dei punti che abbiamo adesso, non siamo stati forse forti a cercare un’identità di gioco precisa, ma questo non è solo colpa del mister. Con Legrottaglie si è creato un grande feeling, non sembra un mister alle prime armi, e quando si percepisce questo non si può che capire che sarà tirato fuori il massimo da questa rosa.”
Si esprime anche sulle questioni arbitrali: “Non dobbiamo avere l’alibi dell’arbitro, ma chiaramente qualche episodio non ci ha girato a favore, se si parlasse con 4-5 punti sarebbe tutto diverso, la classifica poteva cambiare la visione di tante cose. Prima il fattore “Adriatico” era più, diciamo così, temuto”.
Termina, infine, con un pensiero sulla città di Pescara e sul suo contratto: “Io sono molto attaccato alla città, e il mio amore, che non ha secondi fini o ruffianaggine, non cambierà neppure in base a quella che sarà la fine di questa stagione o l’eventuale contestazione. Ho ancora due anni di contratto, finchè non mi cacciano vorrei rimanere qui, ma da parte mia non credo ci saranno problemi per il rinnovo, anche se è prematuro parlarne adesso, la strada che porta li è ancora molto lunga”.