Chievo Verona, Djordjevic: “Sono tornato, obiettivo promozione”
DJORDJEVIC CHIEVO VERONA PROMOZIONE – Filip Djordjevic, attaccante serbo classe 87′, attualmente in forza al Chievo Verona, ha analizzato il suo momento e quello della sua squadra. “Le magie della grande Stella Rossa resteranno per sempre nella storia. Impossibile dimenticare giocatori come Prosinecki, Savicevic, Pancev e Jugovic, in grado di portare a Belgrado la coppa […]
DJORDJEVIC CHIEVO VERONA PROMOZIONE – Filip Djordjevic, attaccante serbo classe 87′, attualmente in forza al Chievo Verona, ha analizzato il suo momento e quello della sua squadra. “Le magie della grande Stella Rossa resteranno per sempre nella storia. Impossibile dimenticare giocatori come Prosinecki, Savicevic, Pancev e Jugovic, in grado di portare a Belgrado la coppa dalle grandi orecchie. Per me sono sempre stati fonte d’ispirazione. Sono ancora molto rammaricato per l’infortunio subito ad ottobre – prosegue ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – mi sentivo davvero alla grande. Fisicamente ora sto bene, sto tornando ad essere il giocatore d’un tempo. L’importante era uscirne in fretta e ritrovare la giusta forma. Prima ho giocato con degli antiinfiammatori che non mi facevano rendere al massimo, non ero io. I gol contro Ascoli e Cosenza però sono la dimostrazione che ho ancora tanto da offrire a questa squadra. Mihajlovic non può che essere un esempio per quello che ha fatto. Di lui ho grande stima oltre che ricordi meravigliosi. Feci l’esordio nella nazionale serba proprio sotto la sua guida. Indimenticabile il gol al Cile di Sanchez e Vidal. Non ho sentito il mister in questo momento difficile per lui, ma so che ne sta uscendo alla grande, da vero guerriero quale ha sempre dimostrato di essere. Ho tanti ricordi della Lazio, alcuni belli, alcuno un po meno. I miei problemi penso che iniziarono proprio a quei tempi. Entrai in campo al posto di Klose in una partita contro il Milan. Mi capitò una grande palla gol ma scivolai. Poi ci fu l’infortunio e l’esperienza non si concluse nel migliore dei modi. La Lazio di adesso è tutta un’altra squadra, con una diversa consapevolezza e maggiore fiducia in se stessa. Prima capitava di perdere tanti punti con le piccole, cosa che ora non accade più. Il tasso qualitativo è aumentato a dismisura, spero vivamente che possano vincere lo scudetto. Anche il mio Chievo si è spesso fermato sul più bello, perdendo punti importanti contro Juve Stabia, Livorno e Trapani, ma proveremo a riprenderceli, abbiamo un grande potenziale. Il campionato è ancora lungo, speriamo di ritrovare continuità, alla fine tireremo le somme. Vignato ha qualità importantissime. Il consiglio che posso dargli è di continuare a lavorare tanto. Deve prendersi maggiormente cura di se stesso, mettendo nelle gambe quante più partite possibili. Il Chievo con Aglietti è cambiato tanto. Ha riportato qui entusiasmo e idee tattiche innovative. Abbiamo bisogno di tempo per assimilare tutto ciò che ci chiede, ma siamo sulla strada giusta. Il dialogo con lui è sempre molto aperto, sono tanti i consigli che da soprattutto a noi attaccanti. Quello che pretende da una punta come me è di attaccare la profondità, di aggredire il primo palo e di far salire la squadra. Non ci resta che seguirlo. Per un centravanti poi è tutto più facile quando hai vicino giocatori di talento. Giaccherini è decisivo giocando tra le linee. Vignato invece, quando punta l’uomo palla al piede è inarrestabile. Mi piace tanto – conclude – il nuovo Chievo Verona“.