Benevento, Vigorito: “Siamo già in A da qualche settimana, negarcela sarebbe un grave torto”
Oreste Vigorito, numero uno del Benevento, ha parlato a Sky Sport sulla situazione riguardante il Coronavirus e i relativi effetti sul mondo del calcio. Di seguito le sue dichiarazioni: “Il Benevento ha 22 punti di vantaggio sulla zona promozione e la B prevede due promozioni dirette, quindi i nostri punti da calcolare sono 22 sulla […]
Oreste Vigorito, numero uno del Benevento, ha parlato a Sky Sport sulla situazione riguardante il Coronavirus e i relativi effetti sul mondo del calcio. Di seguito le sue dichiarazioni:
“Il Benevento ha 22 punti di vantaggio sulla zona promozione e la B prevede due promozioni dirette, quindi i nostri punti da calcolare sono 22 sulla terza più lo scontro diretto a nostro favore, quindi è come se ne avessimo 23. Questo significa che dopo 29 al Benevento mancano 4-5 punti per la promozione diretta: io credo che noi siamo in Serie A già da qualche mese e negarci questa promozione sarebbe una grave torto nei confronti della società, dei tifosi e di quanti hanno contributo al fenomeno Benevento in questa annata 2019-2020”
“Riduzione degli stipendi? La mia posizione è quella di tutta la Serie B. Penso che non si possa decidere un taglio con una percentuale prestabilita e poi applicarlo a tutti. La rinuncia al diritto al salario è un diritto soggettivo, questo presuppone il rapporto tra la società e il tesserato. Bisogna poi aggiungere le varie soluzioni personali: in ogni club ci sono giocatori a inizio carriera che guadagnano un tot, quelli a fine carriere che ne guadagnano un altro e poi quelli che stanno nel mezzo che hanno anche un valore di mercato. Come si fa a dire a tutti tagliamo una tot percentuale di stipendio?”, il pensiero di Vigorito. Che poi aggiunge: “Credo che bisogna parlare con il procuratore e i calciatori e spiegare loro che l’azienda calcio ripartirà ma che il vero problema sono le aziende che sostengono il calcio che avranno una ripresa lenta. Dobbiamo perciò dare tutti il nostro contributo ma in maniera proporzionale, così come succede quando paghiamo le tasse. Chi guadagna 3000 euro al mese non può avere lo stesso taglio rispetto a chi guadagna 1 milione al mese”.
FONTE: Sky Sport