Pisa, Corrado: “Non so come e quando, ma credo che il campionato si concluderà”
PISA CORRADO – Giovanni Corrado, direttore generale del Pisa, è intervenuto durante lo speciale di Canale 50 per parlare dei 111 anni del club nerazzurro ed, inevitabilmente, anche della surreale situazione emergenza sanitaria in atto. Queste le sue parole da TuttoPisa.com: “Festa 111 anni? L’emergenza sanitaria che stiamo affrontando non ci permette di viverla come avremmo […]
PISA CORRADO – Giovanni Corrado, direttore generale del Pisa, è intervenuto durante lo speciale di Canale 50 per parlare dei 111 anni del club nerazzurro ed, inevitabilmente, anche della surreale situazione emergenza sanitaria in atto. Queste le sue parole da TuttoPisa.com:
“Festa 111 anni? L’emergenza sanitaria che stiamo affrontando non ci permette di viverla come avremmo voluto, nel corso della giornata (di ieri, ndr) abbiamo comunque provato a trasmettere la nostra vicinanza ai tifosi“.
“Io credo che il campionato si concluderà. Non so quando e non so come ma credo che sia giusto così. Vorremmo tornare a fare il nostro mestiere e dare anche ai tifosi la possibilità di rivedere le partite. Non è importante la data in cui si finirà, non farei previsioni anche perché non è il nostro mestiere, però è giusto finire nel rispetto della competizione“.
“Siamo concentrati su talmente tanti problemi e, sfortunatamente, abbiamo accantonato la vittoria nel derby ed il buon momento che stavamo attraversando. Quando torneremo in campo ci saranno tante componenti, fisiche e mentali, è impossibile capire quali saranno le conseguenze sulle prestazioni. Appena sarà possibile e si potrà pensare ognuno al proprio lavoro, dato che in questo momento è umano avere paura e passa tutto in secondo piano, ci concentreremo sulla ripartenza e vorremo farci trovare preparati, dato che non sarà facile“.
“Non sappiamo che tempistiche ci saranno tra la ripresa degli allenamenti e la prima partita, dipenderà molto dalle decisioni che ci comunicheranno: in base a questo definiremo un programma che oggi non è ipotizzabile, stiamo implementando anche tutte le procedure mediche dalla FIGC, sarà complesso ma ci stiamo lavorando“.
“Annullamento campionati? Personalmente escludo questo scenario. Ci sono due indicazioni ben chiare: la UEFA chiede di proseguire i campionati, la FIFA ipotizza la ripresa anche arrivando a giocare tra settembre e novembre. Sono discorsi prematuri legati anche a questioni legali e contrattuali. Però nel rispetto della regolarità di un campionato, degli investimenti fatti, di chi ci ha lavorato e di chi ha tifato non penso sia rispettoso ipotizzare l’annullamento di una competizione. Una ripartenza con una conclusione più lunga la ritengo corretta, il danno sarebbe uguale per tutti. Decidere a tavolino porterebbe cause e contenziosi che sarebbero più che mai fuori luogo. Sarebbe la decisione più sbagliata moralmente e umanamente, non sarebbe accettabile. Chi vince deve vincere sul campo, chi si salva deve salvarsi sul campo, chi retrocede deve retrocedere sul campo“.
“Ripercussioni sulla programmazione? Si, al 300%. Per la tipologia del lavoro, degli investimenti, dei progetti, delle strutture. Per tutto. Da un punto di vista economico siamo in una situazione simile alla guerra, crolla la domanda e crolla l’offerta. Questo ricade su tutto. Pian piano speriamo di rimettere tutto in carreggiata, compreso il progetto stadio di cui oggi non si può parlare perché ci sono altre priorità. La nostra bravura deve essere quella di essere pronti e rapidi quando si ripartirà“. Un ritorno sui 111 anni dello Sporting Club: “Un saluto a tutti i tifosi, spero che questa fase passi più velocemente possibile di modo da poter tornare a pensare alle cose più belle“.