Entella, Nizzetto: “Abbiamo potenzialità da playoff. Contini è un talento, De Luca ha sana follia”
NIZZETTO VIRTUS ENTELLA – Mezzala con l’esterno nel sangue, come lui stesso si è definito, Luca Nizzetto, capitano della Virtus Entella, è stato il protagonista dell’appuntamento odierno di “B at Home” con Riccardo Mancini, telecronista di DAZN: “Ho condiviso importanti esperienze con Troiano e Pagliarulo, rispettivamente con Virtus Entella e Trapani. Resteranno sempre i miei […]
NIZZETTO VIRTUS ENTELLA – Mezzala con l’esterno nel sangue, come lui stesso si è definito, Luca Nizzetto, capitano della Virtus Entella, è stato il protagonista dell’appuntamento odierno di “B at Home” con Riccardo Mancini, telecronista di DAZN: “Ho condiviso importanti esperienze con Troiano e Pagliarulo, rispettivamente con Virtus Entella e Trapani. Resteranno sempre i miei capitani, mi hanno lasciato tantissimo a livello umano.
Non sappiamo se si riprenderà o meno, ma l’idea è quella di non mollare niente, perché sappiamo di avere potenzialità da playoff. Se si riprenderà a giocare sarà un campionato completamente differente, non si può paragonare questa pausa a quella estiva preparazione e tenuta mentale saranno differenti, inoltre non ci saranno amichevoli ma partite ufficiali. Sono d’accordo con chi ha proposto di fare cinque cambi, è un’idea valida. C’è anche un altro aspetto da considerare: dopo una partita è difficile dormire per l’adrenalina che un calciatore prova. Questo potrebbe influire negativamente soprattutto nel caso in cui si dovesse giocare ogni tre giorni.
Ho un rapporto fantastico con Crimi eppure, prima che arrivasse all’Entella, non lo sopportavo. In campo è un calciatore fastidioso, ma conoscendolo abbiamo legato molto. È curioso, però, il fatto che non abbiamo giocato una partita insieme. Infortunato l’uno o l’altro, incredibile.
Uno dei più forti con cui ho giocato? Jacopo Manconi, ha qualità enormi ma alle volte nella sua testa arriva il black out.
Le ammonizioni ricevute da Contini? Non gli diciamo niente perché si fa ammonire quando è giusto perdere tempo, ma Boscaglia spesso lo richiama e gli ha fatto anche pagare una cena. È un elemento davvero valido, ha tutto per arrivare in alto.
Mi piace molto la Formula 1, ma non solo. Seguo anche il basket, difatti a Trapani andavo a vedere la squadra in A2, e il tennis: vedere Federer è come vedere Zidane.
Trapani? Sono arrivato dopo la fine dell’esperienza con la Cremonese. Ho trovato un gruppo stupendo, con una fame incredibile. Fu un bellissimo anno, dopo decisi di andare al Modena per poi ritornare e vivere una scalata notevole nell’annata 2015/2016, che terminò purtroppo in finale playoff.
Rimpianti? All’inizio della mia carriera ho sempre fatto scelte per restare vicino casa, difatti pensavo all’esordio con l’Hellas Verona, società con cui ho fatto la trafila del settore giovanile. Ho cominciato a girare con la speranza di tornare. Nel frattempo ho avuto diverse possibilità di andare al Sud, anche prima di Trapani. Magari, muovendomi in tal senso, qualcosa sarebbe andato diversamente, non so. Onestamente, però, non ho rimpianti per ciò che ho fatto.
Il Crotone mi ha impressionato, è una squadra rodata con un centrocampo notevole. Mi piacciono Pobega del Pordenone e Gori del Pisa, secondo me fortissimo. Ho un ottimo ricordo di Asencio con la maglia dell’Avellino, fece un gol impressionante contro l’Entella. Mi dicono che debba maturare mentalmente. Sotto questo punto di vista ho in squadra ho De Luca e, dopo averlo martellato per tre anni, è cresciuto molto. Si è calmato ma resta il più matto dello spogliatoio. Ha una sana pazzia che lo rende uno dei compagni di squadra che vorresti sempre avere. Bravissimo ragazzo, merita i risultati che sta ottenendo in questa stagione“.