Frosinone, Stirpe: “Se non si torna in campo, promozione in A per le prime tre o si annulla tutto”
STIRPE FROSINONE – Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport riguardo la situazione del campionato di Serie B e del calcio italiano con l’emergenza Coronavirus. Di seguito le sue parole: “Serve la consapevolezza che non esiste un’attività esente da rischi. Per uscirne dobbiamo muoverci da questa condizione di stallo. Gli […]
STIRPE FROSINONE – Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport riguardo la situazione del campionato di Serie B e del calcio italiano con l’emergenza Coronavirus. Di seguito le sue parole:
“Serve la consapevolezza che non esiste un’attività esente da rischi. Per uscirne dobbiamo muoverci da questa condizione di stallo. Gli ultimi passaggi della FIGC sono stati giusti, si è prodotto un protocollo molto rigoroso e prendere altro tempo per valutare la possibile ripresa del campionato coniuga cautela e fattibilità. Prima di parlare di campo, sarà necessario misurare la dimensione degli effetti dell’emergenza”.
“All’epoca chiesi di sospendere il campionato, ma così non fu perchè decise la maggioranza. Poi lo stop arrivò dopo una settimana. Se non ci saranno le condizioni per tornare in campo? Bisognerà applicare con buon senso le norme federali. Le soluzioni sono due: o si annullano gli effetti della stagione in tutte le categorie e si fa finta che i campionati non si siano mai giocati oppure si valuta il fatto che due terzi dei tornei sono stati disputati. Così facendo, salgono tre squadre dalla B e ne retrocedono tre dalla A. Salirebbero le prime tre perchè non si è nelle condizioni di disputare i playoff che, ricordo a chi fosse distratto, sono una modalità di assegnazione facoltativa che viene richiesta in deroga dalla Lega alla Figc alla viglia di ogni annata. Se non dovesse accadere ciò, sono pronto a non iscrivere in Serie B il Frosinone in quanto attenderei gli esiti dei ricorsi”.
“Ripresa? Io resto fiducioso che si possa tornare in campo quanto prima e limitare così i danni economici della pandemia. Questa è l’unica strada per evitare guai e mali peggiori”.