Pisa, Corrado: “Giocare a porte chiuse nella prossima stagione sarebbe un colpo duro da assorbire. Sul restyling dell’Arena…”
PISA CORRADO – Giuseppe Corrado, Presidente del Pisa, è intervenuto durante la trasmissione “Tutto il calcio toscano minuto per minuto”, sulle frequenze di Radio Bruno Toscana, per provare a fare il punto sull’incerto futuro del calcio. Queste le sue parole riprese dai colleghi di TuttoPisa.com: “Ci sono state tante scelte diverse in questo periodo, alcune anche […]
PISA CORRADO – Giuseppe Corrado, Presidente del Pisa, è intervenuto durante la trasmissione “Tutto il calcio toscano minuto per minuto”, sulle frequenze di Radio Bruno Toscana, per provare a fare il punto sull’incerto futuro del calcio. Queste le sue parole riprese dai colleghi di TuttoPisa.com:
“Ci sono state tante scelte diverse in questo periodo, alcune anche difficili da capire. Come quello di vietare gli allenamenti singoli per atleti di sport di squadra e non per gli atleti di sport singoli, condizione che è venuta meno nelle ultime ore. In campo c’è la possibilità di alternare i calciatori per farli allenare sul campo dopo 60 giorni che sono fermi in casa e pur facendo un po’ di attività fisica. In vista della riunione dell’8 maggio alla luce di questa situazione così complessa non ci saranno decisione definitive, se non altro perchè è una riunione di federazione: Gravina è stato coerente e deciso dall’inizio, come uomo di sport – ovviamente in estrema sicurezza ed attraverso i protocolli necessario – però il campionato deve riprendere e la stagione deve concludersi: se non potrà esser così sarà per scelte del Governo. Il rischio che riparta solo la Serie A potrebbe esserci perchè in una situazione incerta è previsto un protocollo complesso che se troppo difficoltoso e costoso sarebbe quasi impraticabile dalla Serie B in giù“.
“Porte chiuse? Se si ipotizzasse di giocare a porte chiuse anche la prossima stagione i danni economici sarebbero ancora più rilevanti, sarebbe un colpo duro da assorbire. D’altro canto alla luce delle disposizioni e delle scelte del Governo diventa difficile immaginare quelle attività che aggregano molte persone: cinema, teatro ed anche stadio ovviamente anche se è all’aperto. La preclusione ci potrebbe essere, l’unica soluzione sarebbe l’arrivo con un vaccino ed i tempi sono difficilmente stimabili. L’altra soluzione sarebbe il calo del contagio ed il via libera quanto eventualmente gli esponenti scientifici lo stabiliranno“.
“Questione stadio? Non stiamo ripensando al progetto Stadio ed anzi credo che tutti debbano seguire questa strada alla luce della pandemia. E’ impensabile avere acceso a stadi obsoleti. Ci saranno delle normative di sicurezza che varranno anche per altri luoghi di grande aggregazione, penso agli aeroporti. Capiamo che uno stadio oltre ad essere un esigenza per modernità e comodità in questa fattispecie è un passaggio obbligato, chi non avrà uno stadio a regola d’arte non avrà la possibilità di aprirlo. Con la società di sviluppo e con l’amministrazione abbiamo pensato di accelerare considerando che siamo a buon punto, aumentando i ritmi per la parte normativa e gli appalti potremmo sfruttare tutto il periodo in cui lo stadio non sarà agibile e dunque riaprire con lo stadio che ha sistemi normativi con tutte le regole del caso“.
“Credo che alcune delle abitudini che abbiamo introdotto in questi due mesi probabilmente rimarranno e prenderemo misure ancora maggiori“.