Spezia, Italiano: “I verdetti deve darli il campo. Siamo disposti anche a 3 match settimanali”
SPEZIA – «Dei bambini al primo giorno di scuola. Ovviamente a distanza, ho scambiato due parole col capitano Claudio Terzi». Ha esordito il dg dello Spezia, Angelozzi. Le Aquile infatti sono tornate ad allenarsi. Sull’erba di Follo erano in 18 – si legge sulla Gazzetta dello Sport – per delle sedute individuali facoltative sotto la […]
SPEZIA – «Dei bambini al primo giorno di scuola. Ovviamente a distanza, ho scambiato due parole col capitano Claudio Terzi». Ha esordito il dg dello Spezia, Angelozzi. Le Aquile infatti sono tornate ad allenarsi. Sull’erba di Follo erano in 18 – si legge sulla Gazzetta dello Sport – per delle sedute individuali facoltative sotto la supervisione del preparatore atletico Piero Campo. I tre portieri e, per scelta, alcuni elementi, sono rimasti a casa. I calciatori sono arrivati già cambiati e, come da protocollo, anche la doccia l’hanno fatta a casa. Suddivisi in gruppi da tre, per un’ora e un quarto di lavoro a secco.
Al direttore ha fatto eco mister Italiano: «Meglio di niente. Questa volta non sono andato, ci organizzeremo perché ogni membro dello staff, a rotazione, possa andare al campo». Il tecnico è a La Spezia con tutta la sua famiglia ed è in contatto continuo con i suoi giocatori: «In alcune occasioni, sulla piattaforma Zoom, con Ragusa, Di Gaudio, Gyasi, Capradossi, Marchizza e i due Ricci. Via sms con tutti». Ripresa? «I verdetti li deve dare il campo e saremmo disposti anche a tre match a settimana per arrivare a una data accettabile. Se si posticipasse troppo, diventerebbe complicato. Temo tantissimo gli infortuni. Quelli muscolari, in particolare, che capitano già quando sei allenato, figuriamoci con una ripartenza veloce e magari delle sfide ravvicinate. Vincerà chi si farà trovare pronto psicologicamente e chi potrà contare su una rosa di buon livello». «Ho impiegato il tempo che avevo a disposizione ad aggiornarmi, riguardare e studiare le partite» conclude il tecnico.