AIC, Calcagno: “Tornere a giocare si può, ma a determinate condizioni. Sull’ipotesi di partite a campo neutro…”
Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC e Consigliere Federale, è stato intervistata in diretta Instagram sul canale di Gianluca Di Marzio. Di seguito le sue parole riportate da gianlucadimarzio.com: “I calciatori vogliono, ma non vogliono tornare a tutti i costi. La cosa brutta di questo periodo sono state le strumentalizzazioni. Sembra che l’atteggiamento dei calciatori e dell’AIC […]
Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC e Consigliere Federale, è stato intervistata in diretta Instagram sul canale di Gianluca Di Marzio. Di seguito le sue parole riportate da gianlucadimarzio.com:
“I calciatori vogliono, ma non vogliono tornare a tutti i costi. La cosa brutta di questo periodo sono state le strumentalizzazioni. Sembra che l’atteggiamento dei calciatori e dell’AIC sia cambiato, noi invece siamo sempre stati coerenti. Tornare in campo si può fare ma a determinate condizioni. Stiamo aspettando la validazione di un protocollo che purtroppo ha ancora tanti punti interrogativi quindi anche noi stiamo cercando di capire se e come andare avanti. Il nostro è uno sport di contatto e questo è un altro problema irrisolto. Il punto non è come trattare il contagiato, ma è chiaro che se in quarantena andrà tutta la squadra c’è questo problema. Cosa vuole l’AIC? Ci dobbiamo affidare agli esperti, al CTS. Noi come sistema sportivo abbiamo una grandissima responsabilità e dovremo farci trovare pronti a ripartire però non dipende da noi. L’ipotesi presupporrebbe di tenere le squadre in ritiro per un certo periodo in un unico posto. Ipotizzare una soluzione che vada oltre le 2 settimane di ritiro è difficile anche a livello psicologico, sono ragazzi di 20-30 anni, non si può immaginare di chiuderli come in un circo per 2 mesi per fargli disputare un campionato che in questo caso avrebbe risvolti complessi da gestire”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com