Ripresa – Chiesta la riduzione della quarantena: restano i soliti nodi da sciogliere
RIPRESA CALCIO – Il calcio cerca la luce dopo mesi di ombre ma, nel cammino verso la ripresa, restano i soliti nodi da sciogliere, come racconta quest’oggi il Corriere dello Sport. Tamponi e quarantena sono i punti più complicati di ogni discorso, seppur le rispettive soluzioni siano al vaglio. Per i primi la volontà è […]
RIPRESA CALCIO – Il calcio cerca la luce dopo mesi di ombre ma, nel cammino verso la ripresa, restano i soliti nodi da sciogliere, come racconta quest’oggi il Corriere dello Sport. Tamponi e quarantena sono i punti più complicati di ogni discorso, seppur le rispettive soluzioni siano al vaglio. Per i primi la volontà è quella di sostituirli, magari parzialmente, con i test sierologici, la cui frequenza andrebbe aumentata così da diminuire quella proprio dei tamponi. Sono in via di approvazione, tra l’altro, dei kit che, attraverso l’analisi di alcune gocce di sangue, consentirebbero di ottenere l’esito in pochi minuti.
Per ciò che concerne la quarantena, invece, il dibattito interno è ancora più che vivo: è stato richiesto da parte di qualche interessato la riduzione del periodo di isolamento da due a una settimana ma, davanti al rischio di attriti con il Comitato Tecnico Scientifico è stato ragionevolmente compreso come convenga attenersi al protocollo. In caso di evoluzione della curva epidemiologica, però, il lasso temporale potrebbe cambiare.
È emerso, inoltre, qualche dettaglio in più in merito agli spostamenti delle squadre quando bisognerà giocare in trasferta. La soluzione da preferire resta il pullman, altrimenti il treno, ma con carrozza esclusiva, oppure l’aereo, con imbarco sottobordo. In merito all’hotel sede della trasferta, dovranno essere previsti accessi, percorsi e zone riservate, compresa una sala mensa, evitando qualsiasi contatto con il personale della struttura.