ESCLUSIVA PSB – Cremonese, Cavion: “Promozione gioia immensa. Futuro? Mi piacerebbe restare”
Il 15 dicembre di cinque anni fa, al Castellani di Empoli, esordiva nel Vicenza un ragazzino che esattamente una settimana prima aveva compiuto 18 anni. Centrocampista di belle speranze, abile in entrambe le fasi, è uno di quei giocatori che piacciono agli allenatori, perché ovunque lo metti fa bene. Oggi gli anni non sono più […]
Il 15 dicembre di cinque anni fa, al Castellani di Empoli, esordiva nel Vicenza un ragazzino che esattamente una settimana prima aveva compiuto 18 anni. Centrocampista di belle speranze, abile in entrambe le fasi, è uno di quei giocatori che piacciono agli allenatori, perché ovunque lo metti fa bene. Oggi gli anni non sono più 18 ma 22, l’esperienza maturata è tanta nonostante la giovane età e, possiamo dirlo, Michele Cavion è pronto alla definitiva esplosione. Protagonista della promozione in Serie B della Cremonese, il talento di proprietà della Juventus è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.
Partiamo con la più banale delle domande: undici anni dopo è di nuovo Serie B, cosa significa per voi questa promozione?
“Per noi è un’emozione incredibile, la promozione è un traguardo che ci siamo prefissati quando ci siamo riuniti a luglio e al quale ambivamo. Sapevamo che era molto difficile, la Cremonese ci stava provando già da qualche anno senza riuscirci, e aver regalato questa gioia alla piazza per noi è stato fantastico”.
Ulteriore vostro merito è che non avete mai mollato nonostante l’iniziale cammino da schiacciasassi dell’Alessandria.
“Proprio così, non abbiamo mai abbandonato quello che volevamo, ovvero giocarci la promozione fino alla fine. Siamo arrivati anche a dieci punti di distacco dall’Alessandria, i giochi sembravano già fatti ma il nostro merito è stato quello di non mollare mai, di crederci sempre, anche perché sapevamo che l’Alessandria fino a quel momento (girone d’andata, ndr) aveva fatto qualcosa di incredibile e sarebbe stato molto difficile mantenere quel ruolino di marcia senza avere un calo”.
Dati alla mano, insieme alla Giana Erminio, la Cremonese è stata l’unica squadra ad aver fatto quattro punti contro l’Alessandria. A testimonianza che, nonostante distacchi temporanei importanti, come hai appena detto, mentalmente in corsa ci siete sempre stati.
“Questa era la nostra consapevolezza, si è visto dagli scontri diretti, sapevamo di essere alla pari se non addirittura superiori, come alla fine poi è stato visto che abbiamo vinto il campionato”.
Se dovessi indicarmi, sempre se c’è, una partita nella quale avete capito che la promozione diretta era possibile, quale sceglieresti?
“Questa è difficile. Posso però dirti che una partita che ha fatto capire che gruppo è quello della Cremonese è sicuramente quella del girone d’andata contro l’Arezzo, dove eravamo sotto di due gol ed abbiamo vinto 3-2 segnando tre reti negli ultimi dieci minuti”.
Abbiamo aperto con la più banale, chiudiamo con la più scomoda: nel futuro di Cavion c’è ancora la Cremonese, anche alla luce di questa promozione in cadetteria?
“Al momento non si sa nulla, qui sono stato bene ed ho fatto bene, mi piacerebbe restare ma di ciò se ne occuperanno i miei procuratori”.
Fonte immagine: CuoreGrigiorosso.com
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