Reggina, Bertoncini: “Promozione ampiamente meritata sul campo”
BERTONCINI REGGINA – Davide Bertoncini, difensore della Reggina, è stato raggiunto dai microfoni di tuttoc.com: “Aspettavamo la giornata di ieri da mesi. La decisione veniva continuamente rimandata, ieri finalmente è arrivata. L’intensità con cui è stata vissuta non è la stessa che ci sarebbe stata vincendola sul campo al ‘Granillo’. Diciamo che i messaggi di […]
BERTONCINI REGGINA – Davide Bertoncini, difensore della Reggina, è stato raggiunto dai microfoni di tuttoc.com: “Aspettavamo la giornata di ieri da mesi. La decisione veniva continuamente rimandata, ieri finalmente è arrivata. L’intensità con cui è stata vissuta non è la stessa che ci sarebbe stata vincendola sul campo al ‘Granillo’. Diciamo che i messaggi di ieri sono stati più che altro una liberazione: da settimane eravamo sull’attenti, si parlava anche di dover disputare i playoff.
Ognuno è libero di pensarla come vuole. Abbiamo terminato il campionato in anticipo per fatti a noi estranei. Per me abbiamo meritato ampiamente la B, meritandocela sul campo. È a tavolino ma in realtà non lo è, son convinto al mille per mille che saremmo arrivati fino in fondo con un grande distacco dalla seconda se si fosse tornati in campo. Se hai nove punti di vantaggio a febbraio vuol dire che hai fatto qualcosa di forte. E avevamo tutte le carte in regola per continuare a fare bene.
A novembre dissi che il girone di ritorno sarebbe stato diverso? Ovviamente non mi riferivo all’incredibile situazione vissuta in questi mesi. Come sempre succede, a gennaio le squadre cambiano fisionomia e quindi cambiano anche marcia: team che a ottobre e novembre sono in difficoltà magari te li ritrovi a febbraio che sono diventati fortissimi. E non parlo solo delle più grandi ma anche delle più piccole che, tutto a un tratto, diventano molto più ostiche da superare.
La maschera che indossavo a inizio stagione (a causa di un infortunio, ndr)? Gli altri mi prendevano in giro chiamandomi ‘Bertoman’. Corazza? Entrambi siamo arrivati da Piacenza, pacchetto unico. Per entrambi è stata una rivalsa personale, arrivavamo da una finale playoff persa. In effetti la coincidenza è divertente ma questa vittoria è merito di tante componenti. Patron Gallo ha portato a Reggio questa nuova ventata di vitalità, ha risvegliato la città sia dal punto di vista calcistico che da quello economico. Ha in mente progetti importanti. Ha detto che voleva la B e l’ha conquistata. La sua ambizione lo potrà portare ancora più in alto.
Conoscevo Taibi già da Modena, spesso in estate ci sentivamo e nell’ultima abbiamo pure trovato l’accordo per firmare con la Reggina. Il mister l’ho conosciuto quest’anno, ci ha insegnato l’unità di gruppo, è stato bravo a tenerci sempre sull’attenti per tutta la stagione, anche quando avevamo avuto una flessione dopo le vacanze natalizie. Senza far mai drammi ma lavorando.
Un gran bel gruppo. I risultati lo dimostrano. C’era tanta gente che non aveva più nulla da dimostrare, vista la gran carriera. Eppure tutti si sono messi in gioco. La cosa più bella è che l’indisponibilità di uno diventava la grande occasione per un altro. Tutti si sono fatti trovare pronti e tutti hanno dimostrato di poter essere titolari. Inoltre questo gruppo mi ha aiutato a inserirmi, è triste pensare che, visto il mercato, con qualcuno non giocherò più.
È vero quello che si dice: a Reggio c’è una passione incredibile. Arrivavo da un paio d’anni giocati vicino a casa. Trasferirmi così lontano all’inizio non è stato semplice. Ma al mio arrivo in Calabria ho visto una bella città, ho subito percepito il calore della gente, ho toccato con mano l’intensità con cui viene vissuto il calcio. Questa vittoria è soprattutto per la piazza: la Reggina è tornata anche a essere molto ambita.
Ho ancora un anno di contratto e non mi dispiacerebbe rimanere. Qui a Reggio mi sono trovato benissimo e ho anche vinto, dopo la grande beffa col Piacenza. A Frosinone, dopo le promozioni e il debutto in A, mi son ritrovato fuori rosa: è stato difficile tornare a giocare, ho avuto anche un infortunio muscolare a Matera perché ero fermo da tanto. Il momento più emozionante della stagione? L’ho vissuto da spettatore: sfida col Bari, gol di Denis di testa. È stato spettacolare. Poi è finita in parità ma quella rete l’ho festeggiata in tribuna alla grande“.