Benevento, Inzaghi: “Abbiamo ancora tanti record da agguantare. Coda un grandissimo professionista. Su Remy…”
BENEVENTO INZAGHI CROTONE – Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, si è presentato in sala stampa alla vigilia della trasferta di Crotone per introdurre la sfida contro i pitagorici. Nonostante l’obiettivo promozione sia stato raggiunto con larghissimo anticipo, il trainer piacentino non ha alcuna intenzione di togliere il piede dall’acceleratore del bolide giallorosso. Questo un estratto delle […]
BENEVENTO INZAGHI CROTONE – Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, si è presentato in sala stampa alla vigilia della trasferta di Crotone per introdurre la sfida contro i pitagorici. Nonostante l’obiettivo promozione sia stato raggiunto con larghissimo anticipo, il trainer piacentino non ha alcuna intenzione di togliere il piede dall’acceleratore del bolide giallorosso. Questo un estratto delle sue parole diffuse da TMW:
“Abbiamo tanti record da difendere e da agguantare. Chiaramente non cambia nulla, dobbiamo finire il campionato in modo glorioso come merita una stagione del genere. Domani giocheranno i migliori, i giovani avranno tempo e modo di trovare spazio. Abbiamo perso solo una partita in campionato come il Liverpool o il Perugia del 1984, per cui abbiamo degli stimoli incredibili. Quanto fatto è storico, ciò che si legge è tutto meritato. Le ultime sette partite dobbiamo farle alla grande. Domani affrontiamo una grande squadra e mi auguro di vincere come fatto durante l’anno”:
“Questa squadra mi ha sempre sorpreso, può darsi che qualcuno possa pensare che in due giorni abbiamo staccato la testa. E’ giusto che sia così, ma adesso dobbiamo tornare sulla terra. Più punti faremo e più sarà difficile eguagliarci nei prossimi anni. Abbiamo il dovere di finire questo campionato in modo glorioso come iniziato, dobbiamo dimostrare che siamo grandi in ogni circostanza. Giocheranno i migliori undici, per vincere a Crotone bisognerà fare un’ottima partita. Sarà un altro bel banco di prova”.
“Remy? Credo che non abbia bisogno di presentazioni. Il presidente e il direttore mi hanno fatto un primo regalo. E’ la dimostrazione delle cose serie che tenteremo di fare. Era la prima scelta come attaccante esterno, penso che la società abbia fatto un grande sforzo. Cercheremo di allestire una squadra competitiva, ma ora penso ai miei ragazzi. Quanto fatto a livello europeo e italiano è stato incredibile, gli attestati di stima sono un privilegio e un onore. Dobbiamo avere grande orgoglio di portare in giro il nome di Benevento che adesso è sulla bocca di tutti. Adesso capiscono qual è la differenza tra vincere un campionato e quello di entrare nella storia del calcio”.
“La serie A è un altro mondo. Ci prepareremo perché abbiamo la giusta esperienza per capire la differenza abissale che c’è tra i due campionati. I calciatori del Benevento devono meritarsi la categoria. Lo zoccolo duro verrà confermato perché ha scritto la storia del calcio, poi verranno aggiunti i giusti tasselli che ci permetteranno di rafforzarci al meglio. Ma a questo ci penseremo dal primo agosto”:
“Il messaggio di Gravina è stato molto apprezzato da parte di tutti, soprattutto perché è stato tra coloro che hanno lottato per far ripartire il calcio”.
Su Coda: “L’ho ringraziato davanti a tutti perché si è comportato sempre da grande professionista. E’ stato un fattore importante di questo campionato. La società gli aveva fatto un’offerta molto importante, ma ha deciso di prendere un’altra strada. Lo porterò sempre nel cuore perché ci ha dato tanto sia sul campo che dal punto di vista umano”.
“Da qui fino alla fine del campionato giocheranno sia Manfredini che Gori. Il primo reputarlo una riserva di lusso è poca. Gori ci ha dato una grande mano nello spogliatoio. Sono due grandi portieri che hanno permesso anche a Montipò di crescere nel migliore dei modi”.
“Record? Mi soffermo su quelli che abbiamo eguagliato. E’ chiaro che adesso penso che l’obiettivo sia quello della continuità, tenendo invariato il numero di sconfitte. Mi piacerebbe continuare anche a essere la migliore difesa d’Europa. Dobbiamo fare più punti possibili perché anche questo record è a portata di mano”.
“Penso che questa squadra sia nata proprio lì. I ragazzi sono andati anche oltre le mie aspettative. Cerco sempre di credere nel lavoro e mi aspettavo di poter ambire alla serie A, chiaramente non potevo pensare di fare una cosa del genere. Ci speravo. Sono felice che sia successo perché fra trent’anni sarà un orgoglio sentir parlare ancora di noi”.