Cittadella, Diaw: “La forza del gruppo è la base dei successi di questo club. La finale playoff persa contro il Verona una grande delusione”
CITTADELLA DIAW – Intervenuto sulle colonne di B Magazine Davide Diaw, bomber del Cittadella, ha parlato della stagione dei granata di Venturato soffermandosi anche sul rendimento e delle sensazioni a livello personale: “Il segreto credo sia il lavoro quotidiano. Tutti abbiamo lavorato nel miglior modo possibile da casa quando eravamo in lockdown. Quando abbiamo potuto […]
CITTADELLA DIAW – Intervenuto sulle colonne di B Magazine Davide Diaw, bomber del Cittadella, ha parlato della stagione dei granata di Venturato soffermandosi anche sul rendimento e delle sensazioni a livello personale:
“Il segreto credo sia il lavoro quotidiano. Tutti abbiamo lavorato nel miglior modo possibile da casa quando eravamo in lockdown. Quando abbiamo potuto tornare al campo abbiamo continuato a lavorare duro credendo che si potesse ripartire, e così è successo”.
“Com’è stata la vita durante la pandemia? Difficile. Io abito in un appartamento senza giardino e con un piccolo terrazzo quindi ho cercato di allenarmi pur senza poter correre. Ho sfruttato il salotto. Mi allenavo due volte al giorno cercando di fare un pò anche la parte aerobica con circuiti brevi. Altro non si poteva fare”.
“Serie A? Diciamo che non ci voglio pensare. Ora si gioca ogni tre giorni e non c’è tempo di pensare a nulla se non alla partita successiva. Ogni match è fondamentale perchè fare o perdere punti fa una differenza abissale. Poi alla fine sarà quel che sarà, noi faremo il massimo quello possiamo garantirlo”.
Il pensiero va, inevitabilmente, anche alla finale playoff persa lo scorso anno: “Ci siamo detti che dovevamo cancellare le scorie della finale persa. Non è stato facile. Infatti siamo partiti male in campionato ed abbiamo perso le prime due contro Spezia e Benevento subendo sette goal. Per fortuna è arrivata la sosta per le gare delle nazionali e ci siamo resi conto che dovevamo reagire perchè altrimenti sarebbe stata dura. E’ vero, ti eri ritrovato a 20 minuti dalla Serie A ma ormai era andata e dovevamo rimboccarci le maniche. La vittoria con il Trapani ha segnato la svolta. Ci siamo resi conto che potevamo dire la nostra anche in questo campionato e abbiamo acquisito consapevolezza e fiducia in noi stessi”.
“Ho perso il conto di quante volte abbia rigiocato la gara con gli scaligeri nella mia testa. Quando perdi una partita così dopo aver vinto 2-0 in casa è complicato. Sembrava tutto apparecchiato per il lieto fine ma non è andata così. Il Verona è stato più bravo di noi. Ho smesso di pensarci, credo non faccia bene rivivere quei momenti. Il passato deve servire solo a evitare di commettere gli stessi errori. E poi ora abbiamo un’altra possibilità di riprovarci”.
“Credo che la forza del gruppo sia alla base dei risultati degli ultimi anni della società. E’ da quando il Citta è tornato in Serie A che c’è uno zoccolo duro importante che non cambia. Tutti quelli che arrivano, me compreso, si inseriscono bene. Siamo tutti bravi ragazzi che cercano di aiutarsi. Abbiamo grosse motivazioni chi magari per provare a cogliere una grossa opportunità dopo anni di C chi per provare a rilanciarsi. Siamo tutti importanti grazie al lavoro del mister che riesce a coinvolgere tutti. Anche prima della sosta ha sempre fatto molto turnover. Ha fiducia in tutta la rosa e tutti si sentono importanti e parte del progetto”.
“A quanti goal voglio arrivare? Il più possibile. Io un obiettivo in mente ce l’ho ma non lo voglio dire. Sicuramente non ho ancora la pancia piena. Voglio segnare per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo”.
“Classifica marcatori? Non è lontana ma mi misuro con me stesso prima ancora che con gli altri. Certo mi farebbe molto piacere riuscire a vincerla. Ma prima ci sono gli obiettivi di squadra”.
“La Nazionale sarebbe un sogno ma sono consapevole che è una cosa molto lontana. Ora gioco in B per il Citta, sono contento, sono migliorato tanto e voglio continuare a farlo. Sognare non costa nulla ma tra il sogno e la realtà c’è di mezzo un oceano”.
“Il mio idolo è sempre stato Djibril Cissè un attaccante fortissimo. Lui per me è sempre stato un’icona anche per il look un pò stravagante. Poi ho sempre ammirato anche Ronaldo il Fenomeno che credo sia stato il giocatore più forte di sempre nonostante i problemi fisici”.
Fioretto per il Cittadella in Serie A: “Non so, ma quasi tutto. Potrei tingermi i capelli biondo platino”.