Spezia, Italiano: “Il gruppo si è cementato nei momenti bui, siamo stati straordinari. A fine partita ce l’avevo con la stampa…”
ITALIANO SPEZIA GRUPPO – Al termine di Spezia-Chievo, gara dominata dai padroni di casa per 3-1, il tecnico degli Aquilotti Vincenzo Italiano è stato intervistato da DAZN. Queste le parole dell’allenatore, primo finalista dei play-off di Serie B: “Oggi i ragazzi sono stati straordinari, ci siamo detti che per vincere queste partite bisogna concedere zero ed essere concreti davanti: volevamo […]
ITALIANO SPEZIA GRUPPO – Al termine di Spezia-Chievo, gara dominata dai padroni di casa per 3-1, il tecnico degli Aquilotti Vincenzo Italiano è stato intervistato da DAZN.
Queste le parole dell’allenatore, primo finalista dei play-off di Serie B:
“Oggi i ragazzi sono stati straordinari, ci siamo detti che per vincere queste partite bisogna concedere zero ed essere concreti davanti: volevamo fare come il Chievo all’andata e ci siamo riusciti, abbiamo riempito l’area con tre punte di peso. Il gruppo si è cementato quando eravamo in fondo alla classifica, da lì siamo venuti fuori facendo una cavalcata strepitosa. Ora bisogna recuperare le energie e fare gli ultimi due sforzi per completare un’annata fantastica. La rabbia di Galabinov mi fa piacere, vuol dire che sta bene e che lo posso schierare anche nella prossima gara. Nzola se mette a posto qualche atteggiamento può ambire a una carriera importante, noi stiamo lavorando molto per aiutarlo perché fisicamente e tecnicamente ha tutte le qualità. La stampa locale non può attaccare la squadra dopo un campionato strepitoso per una partita, ce l’avevo con loro a fine partita: i ragazzi certe cose le guardano e alle volte bisogna pensarci bene. Maggiore è un ragazzo giovane che quest’anno è esploso in modo esponenziale, sa invadere l’area ed è una dote importante per il calcio moderno. All’andata ho preferito altre qualità, oggi dovevamo braccare la porta e per questo è stato utile. Se impara a recuperare più palle, lui che è anche intelligente, può fare il salto di categoria. Prossimo anno? Non fatemi queste domande, bisogna preparare una finale storica. Abbiamo faticato sia col Frosinone che ha grandi individualità e può vincere dal nulla come a Cittadella che col Pordenone che ha enorme fisicità e compattezza e sa correre per tutti e 95 minuti. Arrivare allo stadio è stato uno spettacolo con questo pubblico, il calcio è bello per momenti del genere in cui vedi la gente che si affeziona a te.”