Spezia sublime, Chievo impotente: 3-1 e finale play-off, gli Aquilotti rimontano e volano
SPEZIA CHIEVO CRONACA – Allo stadio “Picco” lo Spezia ospita il Chievo Verona con l’intenzione di ribaltare il 2-0 dell’andata della semifinale play-off, consapevole che per scalfire una squadra dimostratasi solida come quella di Alfredo Aglietti servirà la miglior prestazione possibile. L’avvio dei padroni di casa è totale, fatto di fraseggi nello stretto, ritmo e pressione iperoffensiva e infatti dopo appena 2 minuti la […]
SPEZIA CHIEVO CRONACA – Allo stadio “Picco” lo Spezia ospita il Chievo Verona con l’intenzione di ribaltare il 2-0 dell’andata della semifinale play-off, consapevole che per scalfire una squadra dimostratasi solida come quella di Alfredo Aglietti servirà la miglior prestazione possibile. L’avvio dei padroni di casa è totale, fatto di fraseggi nello stretto, ritmo e pressione iperoffensiva e infatti dopo appena 2 minuti la gara si sblocca: Ricci di prima serve in profondità sull’esterno destro Bartolomei, il quale si gira e fa partire un cross tesissimo per Andrej Galabinov che sblocca la gara di testa. La fase immediatamente successiva al gol si sviluppa sulla falsariga dell’avvio, poi il Chievo, asfissiato, sapientemente si abbassa abbassando anche l’intensità globale del match. Seppur la partita diviene più gestibile per i Mussi Volanti, il dominio di campo e possesso della squadra di Italiano è inattaccabile. Al 32′ un’altra magia di Ricci, che spalle alla porta defilato a destra si gira dal limite dell’area e di prima crossa sul secondo palo, permette a Maggiore di colpire di testa da pochi metri ma la mezzala non riesce a dare forza e neppure direzione alla sfera e Semper blocca. Al 43′ i liguri hanno un’altra occasione colossale, sprecata da Nzola: sponda profonda di Galabinov, il portiere non esce e l’ex Trapani può involarsi verso la porta ma arrivato in area tentenna e calcia senza convinzione sul primo palo, permettendo al croato di respingere in corner.
La ripresa inizia nella stessa maniera in cui è terminato il primo: dopo 3 minuti Ferrer imbuca per l’attacco dello spazio di Nzola che sul fondo a destro mette la palla all’indietro, Gyasi la tocca per Bartolomei che dal limite incrocia e sfiora il palo. Appena 120 secondi dopo Maggiore raddoppia grazie a una magnifica sovrapposizione premiata da Vitale con l’esterno calciando forte sul primo palo e beffando Semper. Al 53′ lo Spezia cala anche il tris con Nzola, che su un lancio lungo di Erlic si libera della marcatura di Rigione e prima fa battere il pallone a terra, poi batte il portiere in uscita con un delicatissimo pallonetto. In seguito al 3-0 gli Aquilotti rallentano ma non perdono mai il controllo della situazione e continuano a manovrare concedendo zero agli avversari, i quali faticano a superare la metà campo. A partire dal 75′ con la forza della disperazione i gialloblù si gettano in avanti e lo Spezia si abbassa, ma Erlic è fondamentale in almeno 3 situazioni nello sventare i pericoli. Nei minuti di recupero gli ospiti, pur non avendo mai tirato in porta per 90′, accorciano le distanze su rigore con Leverbe per un fallo di mano di Mora.
Nell’ultimo scorcio di match ulteriori occasioni non ce ne sono e allora lo Spezia con pieno merito agguanta la finale dopo una partita dominata in lungo e in largo, un saggio stupendo del calcio di Vincenzo Italiano.