IL PUNTO SULLE CAMPANE – Benevento a difesa del quarto posto, Salernitana: salvezza rimandata
BENEVENTO SALERNITANA – Dopo la bruciante sconfitta casalinga col Palermo torna a vincere il Benevento, espugnando il Bentegodi di Verona e consolidando il quarto posto in classifica. Trasferta indigesta per la Salernitana: a Brescia non c’è scampo per i granata e la salvezza è ancora da sudare. La tripletta di Massimo Coda (la prima in […]
BENEVENTO SALERNITANA – Dopo la bruciante sconfitta casalinga col Palermo torna a vincere il Benevento, espugnando il Bentegodi di Verona e consolidando il quarto posto in classifica. Trasferta indigesta per la Salernitana: a Brescia non c’è scampo per i granata e la salvezza è ancora da sudare.
La tripletta di Massimo Coda (la prima in B che lo porta a 18 gol in stagione) rilancia il Benevento autore di una buona prova contro l’Hellas. I giallorossi sanno quando soffrire e non lasciano spazi ai gialloblu, colpendo al momento giusto in contropiede e sfruttando la profondità. La squadra di Bucchi è intelligente, compatta ed equilibrata e mostra segnali di personalità e gioco; porta di nuovo inviolata dopo ben nove partite. Il tecnico conferma lo stesso undici impegnato contro Perugia e Palermo ed è bravo a cambiare modulo in corsa e a sistemare qualcosina con i cambi. Prova maiuscola della linea difensiva, giornata di grazia per Montipò, Maggio, Antei e Caldirola, l’unico a soffrire è Improta, Matos lo mette in seria difficoltà. Solita prova maiuscola in mezzo al campo di Viola, Ricci è vivace e con la sua velocità mette in crisi la retroguardia scaligera, Armenteros è un ottima spalla di Coda, ci mette fisicità e fa salire la squadra, dispensa due assist e tante giocate importanti, l’ex Salernitana è infallibile e si riscatta dal dischetto dopo l’errore dell’andata. Questa sera contro la rivelazione Cosenza l’obiettivo è tenere a debita distanza Pescara ed appunto Verona, iniziando a mentalizzarsi in vista dei playoff.
Sconfitta inappellabile per la Salernitana al Rigamonti di Brescia: Tremolada al 3’, Torregrossa al 37’ e l’ex Donnarumma al 59’ spazzano via il cavalluccio marino. Squadra tremendamente fragile e senza identità quella di Gregucci, mai realmente in partita, ed a tratti anche presuntuosa al cospetto della capolista. Lenta ed imprecisa in difesa, inconsistente in mezzo al campo e mai pericolosa in attacco. Il trainer pugliese legge male la partita, non schiodandosi dal suo 3-4-1-2; tra i singoli si salva il solo Casasola. Con cinque punti di vantaggio sui playout la salvezza non è ancora al sicuro: vincere col Carpi potrebbe significare poter mettere in archivio una stagione decisamente da dimenticare.