Carpi, si prepara l’incrocio con l’ex Castori con un tabù da sfatare
Sabato, ore 15, al “Dino Manuzzi” di Cesena, il Carpi incontrerà il mister della storia, colui che l’ha guidata per la prima volta in A, Fabrizio Castori. A Carpi Castori ha scritto il suo nome nella storia con tre stagioni indimenticabili, la promozione in A del 2015, dove nel 2016 ha sfiorato la salvezza e […]
Sabato, ore 15, al “Dino Manuzzi” di Cesena, il Carpi incontrerà il mister della storia, colui che l’ha guidata per la prima volta in A, Fabrizio Castori.
A Carpi Castori ha scritto il suo nome nella storia con tre stagioni indimenticabili, la promozione in A del 2015, dove nel 2016 ha sfiorato la salvezza e la finale play-off persa col Benevento l’anno scorso. Di meglio non si poteva.
Ora Castori siede sulla panchina del Cesena, e il carattere, che l’ha contraddistinto al Carpi, ora è al servizio dei romagnoli; per sua stessa ammissione “Il Cesena ha lo spirito del mio Carpi”, segno che c’è una castorizzazione in atto. Modalità di gioco simile, quindi grande corsa e ricerca della profondità, e quel Jallow che riprende il solco segnato da Mbakogu al Carpi. Da quando è arrivato a Cesena, Castori ha totalizzato 28 punti in 22 partite, una media da salvezza tranquilla, che ha tirato fuori i romagnoli anche dai play-out.
Non solo Castori.
La partita di sabato rimane si un derby tra Emilia e Romagna, ma è anche una sfida importante per i biancorossi con l’obiettivo di allontanare, forse definitivamente, la zona play-out. Anche Fabrizio Poli, difensore del Carpi, non si fida né di Castori né di Cesena e ritiene la sfida molto importante.
L’ultimo aspetto da sottolineare, ma non meno importante, è lo score storico dell’incontro: negli ultimi 6 incontri al Manuzzi tra Cesena e Carpi, ci sono state tutte sconfitte per gli ospiti. L’ultima vittoria risale, addirittura a 60 anni fa, per un match storicamente molto ostico per gli emiliani biancorossi che costituisce, ormai, un tabù da sfatare.