Che fine ha fatto… Nikola Ninković
Scopriamo insieme che fina ha fatto Nikola Ninković
Ritorna la rubrica settimanale “Che fine ha fatto…” e, dopo la prima uscita dedicata a Gillet, è il turno questa volta di un attaccante: Nikola Ninković. Poniamo adesso la lente di ingrandimento sul profilo dell’attaccante serbo.
Nikola Ninković, attaccante serbo classe 1994, è arrivato in Italia nel 2016. Prima del passaggio al Chievo Verona, il giocatore all’età di 17 anni firmò un quinquennale in patria con il blasonato Partizan Belgrado. Era l’11 luglio 2011. Predestinato. Otto giorni più tardi ottiene anche l’esordio nella gara di ritorno del secondo turno di qualificazione di Champions League, sostituendo Zvonimir Vukić, contro lo Shkëndija. Passa qualche mese e, dopo esser uscito un po’ dai radar, ecco che nel marzo del 2012 esordisce anche nella Superliga Serba contro il Rad. Quella stagione, che terminò con sette presenze, lo consacrò campione di Serbia. Primo titolo in bacheca. Divisosi tra il ruolo di esterno d’attacco e prima punta, trova il primo gol agli albori della sua seconda stagione con la maglia del Partizan: era l’11 agosto 2012 e il BSK Borca venne travolto 7-0. In patria, dal 2011 al 2016, totalizza 81 presenze condite da 13 gol. Il blasone su di lui è tanto, al punto che, nel 2014, viene inserito nella classifica dei migliori giovani nati dopo il 1993 stilata da Don Balón.
L’arrivo in Italia è avviene nel 2016, il 1 febbraio il Chievo Verona lo ufficializza a titolo definitivo. Tuttavia, i sei mesi trascorsi a Verona non furono affatto semplici al punto che, dopo una sola presenza, venne ceduto nella finestra di mercato successiva al Genoa, ancora in Serie A. Anche con la maglia del Grifo le cose non cambiano. Tanto che dopo una stagione costernata da 17 presenze e 2 reti saluta. Questa volta la direzione è Empoli, prima esperienza in Serie B. Qui la situazione sembra prendere una piega differente, col serbo che finalmente torna protagonista, tanto da aiutare i toscani, con 20 presenze e 4 reti, a vincere il campionato e a tornare nella massima serie. A promozione ottenuta, scade anche il prestito e fa ritorno alla base, in Liguria. È solo una tappa di passaggio, perché Il 17 agosto 2018 viene ceduto a titolo definitivo all’Ascoli. Ed è qui probabilmente che in Italia fa vedere le cose migliori. La prima stagione in maglia bianconera lo vede protagonista con 31 presenze e 6 gol. Stesso numero di presenze nella stagione successiva, questa volta le reti sono 9. Non bastano comunque a valergli la riconferma. A fine mercato invernale del 2021 rescinde con l’Ascoli e firma per il Brescia. Qui non otterrà mai l’idoneità sportiva e, pochi mesi dopo la firma, arriva una nuova rescissione.
Terminata l’esperienza poco positiva in Italia, non senza aver deluso le aspettative, fa ritorno in patria, dove lo accoglie il Proleter Novi Sad. Da qui per lui c’è l’inizio di un nuovo giro di maglie e spogliatoi che lo porta successivamente in Bosnia Erzegovina al Borac Banja Luka. Faticando. Tanto da chiudere la prima esperienza con 17 partite e 2 reti e la seconda con 15 apparizioni e due gol. Attualmente l’attaccante risulta essere in forza al T’orp’edo Kutaisi in Georgia. Nel 2023 a fronte delle 13 presenze è andata in rete 5 volte. Il suo palmares non è rimasto comunque vuoto, dal momento che vanta tre vittorie della Superliga Serba col Partizan Belgrado e un campionato di Serie B con l’Empoli.