Cosenza, il cambio di marcia è significativo ma la salita è ancora ripida
Il punto in casa Cosenza
La paradossale situazione vissuta dal Cosenza negli ultimi due mesi è l’emblema di cosa voglia dire affrontare un campionato di Serie B. Tralasciando i soliti problemi legati alla gestione del club che si protraggono ormai da anni, i Lupi sono passati nel giro di qualche settimana da una retrocessione che sembrava ormai certa ad una salvezza che ora non appare poi così surreale.
Il campionato cadetto, come ci ha ormai abituati, insegna che basta un nulla per invertire situazioni estreme. Per cui, mai come in questo momento, è bene mantenere saldi i nervi e l’equilibrio alto in casa Cosenza.
La sconfitta per 5-1 incassata al “Sinigaglia” contro il Como di mister Longo sembrava il capolinea di una situazione irreparabile. Squadra sempre più ultima, peggiore difesa del campionato e un attacco che con la cessione di Larrivey sembrava un reparto destinato al collasso. Ambiente spaccato.
La svolta, un po’ per caso un po’ per fortuna, giunge al minuto 89 della sfida contro la Reggina al “Marulla”. Sotto di una rete, allo scadere il Cosenza la riprende grazie a Nasti. Sempre lo stesso, due minuti dopo, trova anche la rete del vantaggio rendendo cosentino il derby e infliggendo una dura condanna agli amaranto di Pippo Inzaghi. E’ qui che nasce la svolta.
La squadra, per volere del Dio Calcio, entra in fiducia. Dimostra di avere un carattere, si rialza e il mercato di riparazione si rivela azzeccato: i nuovi forniscono un contributo significativo alla causa. Micai, D’Orazio e Marras su tutti. Zarate, chiamato a sostituire Larrivey, dà forfait dopo poche apparizioni. Confermandosi l’unica vera scelta azzardata. La provvidenza, però, decide che è il momento di Marco Nasti.
Successivamente alla gara vinta contro la Reggina, eccezion fatta per il 4-0 di “Marassi” contro il Genoa, i rossoblù mettono in fila tre vittorie pesantissime. Vincono prima lo scontro diretto contro la SPAL 1-0 grazie a Brescianini; ripetendosi poi con lo stesso, nei minuti di recupero, allo “Stirpe” contro la capolista Frosinone. Di mezzo la pausa, utile a recuperare qualche acciaccato e le energie in vista dello sprint finale e, al pronti via, ecco la terza vittoria consecutiva contro il Pisa, di nuovo decisivo Marco Nasti.
Che qualcosa sia cambiato nello spirito, più che in questioni tecnico-tattiche, è evidente. La squadra scende in campo con un piglio diverso e il carattere, che nella prima fase della stagione si era mostrato come vero punto debole, in questa fase si è rivelato decisivo.
La linea verde adottata dal club sta pagando, oltre alla difesa, praticamente invariata in linea di massima rispetto allo scorso anno (ad eccezione del buon D’Orazio), il centrocampo ha trovato nella solidità di Brescianini e nel talento di Florenzi una vera e propria boccata d’aria fresca. Davanti, nonostante le circostanze e un avvio davvero a rilento, Nasti sembra entrato in condizione e, su questa riga, da qui alla fine potrà togliersi grosse soddisfazioni.
Fare pronostici sulla fattibilità di una ennesima salvezza è cosa altamente difficile. Ciò che appare chiaro è che l’organico di cui dispone quest’anno il club appare superiore a quello dello scorso anno. L’attuale 16′ posto, pronto a diventare 17′ in caso di vittoria del Perugia contro la Reggina, non dà alcuna garanzia. Le squadre contro cui concorrerà il Cosenza sono tutte superiori, almeno sulla carta: Brescia, Benevento, SPAL, Perugia, Cittadella, Venezia. Il calendario, come vedremo, li metterà dinanzi a tanti scontri diretti: Palermo (fuori casa), Cittadella, Perugia (fuori casa), Brescia (fuori casa), Venezia, Ascoli (fuori casa), Cagliari. Per cui, più che la tecnica, la prova la supererà chi dimostrerà di avere maggiore attinenza a questa tipologia di lotta.
Per questo è bene mantenere alto l’entusiasmo per ciò che si è fatto. Ma, la consapevolezza che la salita è ancora ripida, deve restare bene a mente.