5 Febbraio 2025

Garbato, ma non troppo – Il Cosenza ha toccato il fondo e il futuro fa spavento

Un inizio d'anno da dimenticare

La conferenza stampa condotta quest’oggi dal ds Gennaro Delvecchio restituisce lo scenario desolante in cui versa il Cosenza. Nonostante tutti i tentativi, il budget risicato e la situazione di classifica deficitaria a causa di un organico inadeguato e una penalizzazione pesante hanno impedito di ottenere in sede di calciomercato acquisti di peso. Il dirigente ci mette la faccia, ma è chiaro che le colpe siano ben più profonde e soprattutto altrove.

Anche mister Massimiliano Alvini non sta di certo mancando di coraggio e volontà. La sfilza di risultati negativi consecutivi è probabilmente propedeutica alla retrocessione ed è per questo che un suo esonero era nell’aria. Delvecchio ha contestato la versione della stampa secondo cui il cambio in panchina con Cristiano Lucarelli non sia avvenuto per mancanza di budget, ma le ombre gettate proprio da lui su ulteriori contatti avvenuti a sua insaputa sono altrettanto inquietanti.

La società non ha più la disponibilità economica per provare a competere in Serie B, è evidente. Anche nell’anno della retrocessione sul campo a gennaio arrivarono calciatori importanti. Pur con tutte le difficoltà del caso si è sempre tentato di lavorare ai fianchi per ottenere il massimo coi mezzi limitati di cui si disponeva. Quest’anno gli errori sono stati troppi anche solo per sperare e l’atteggiamento della proprietà sembra alieno rispetto alla situazione.

Si moltiplicano nei mesi le voci di interessi per l’acquisto del club, eppure risulta che Eugenio Guarascio faccia muro. Anche le istituzioni cittadine sono scese in campo per cercare di comprendere meglio lo stato dell’arte. Se qualche imprenditore pronto a sostenere il club esiste, è surreale opporvisi. Se invece non c’è, bisogna intervenire. Lo scenario è sconfortante e il futuro appare spaventoso

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